Azionario Asia giù, borsa Tokyo -0,57%. Si guarda a Fed, Brexit, guerra commerciale Usa-Cina
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in calo dello 0,57%, a 22.843,12 punti, scontando la chiusura al ribasso di Wall Street. Si attende la decisione della Federal Reserve, che il suo braccio di politica monetaria Fomc annuncerà oggi alle 20 circa ora italiana. Il consensus prevede il terzo taglio dei tassi sui fed funds, dopo i due precedenti tagli di Jerome Powell & Co, che hanno portato il costo del denaro Usa a scendere a un range compreso tra l’1,75% e il 2%. La probabilità di un taglio dei tassi è pari al 94% circa. Il Dollar Index è scambiato attorno a 97,704 dopo essere salito fino a 97,8 alla vigilia.
Nuovi dubbi sull’imminente raggiungimento di un accordo commerciale Usa-Cina, dopo che una fonte ha riportato a Reuters che è possibile che la fase uno dell’accordo non venga firmata in occasione del summit di novembre previsto in Cile. Borsa di Shanghai -0,59%, Hong Kong -0,43%, Sidney -0,83%, Seoul -0,66%.
Si guarda anche alla Brexit, dopo che il Parlamento UK ha detto sì alla proposta di Boris Johnson di indire elezioni generali anticipate nel Regno Unito nel mese di dicembre.
Alla sua quarta richiesta, Westminster ha dato il via libera, con 438 voti favorevoli e 20 contrari. L’ok è arrivato dopo la dichiarazione del leader dei laburisti Jeremy Corbyn, che ha reso noto il sostegno del suo partito all’ipotesi di un ritorno alle urne.
Il voto è stato fissato per il 12 dicembre, ed è il primo a dicembre del Regno Unito dal 1923. E’ inoltre il primo, in inverno, dal 1974.
I democratici liberali e il partito Nazionale scozzese si sono astenuti, dopo che la loro richiesta di tornare al voto il 9 dicembre è stata rifiutata.
Dal fronte macro, nel terzo trimestre terminato a settembre, l’inflazione australiana misurata dall’indice dei prezzi al consumo è salita su base trimestrale dello 0,5%, rispetto al +0,6% precedente e in linea con le attese. Su base annua, il trend è stato una crescita dell’1,7%, contro l’1,6% precedente.
A livello core, la media ponderata del dato segnala un rialzo dell’inflazione dello 0,3% su base trimestrale e dell’1,2% su base annua. I valori sono entrambi peggiori delle attese degli analisti, che avevano previsto rispettivamente un aumento dello 0,4% e dell’1,3%, contro i precedenti +0,4% e +1,3%.
Focus anche sul dato delle vendite al dettaglio in Giappone, che sono balzate del 9,1% a settembre, su base annua, al di sopra del +6,9% atteso dal consensus di Reuters. Il dato è precedente però all’aumento dell’Iva, che è diventato effettivo a partire dallo scorso primo ottobre.