Azionario Asia frenato da nuove stime Fmi su crescita globale, borsa Tokyo -0,53%
Azionario sotto pressione in Asia, dopo le nuove stime sulla crescita globale, comunicate nelle ultime ore dal Fondo Monetario Internazionale.
Nella giornata di ieri, con la pubblicazione del World Economic Outlook, l’Fmi ha tagliato le stime di crescita sull’economia mondiale al +3,3% per il 2019 rispetto al +3,5% previsto nel suo outlook precedente. Una lieve ripresa si prevede per il 2020, pari a una crescita del Pil a +3,6%.
Attesa per diversi appuntamenti cruciali previsti per la giornata di oggi, tra cui il vertice di emergenza del Consiglio europeo sulla Brexit.
Secondo le indiscrezioni, i leader europei diranno di sì alla richiesta della premier britannica Theresa May di posticipare di nuovo la data sulla Brexit, già rinviata dal precedente 29 marzo al 12 aprile.
In merito alle elezioni europee, dalla bozza del vertice di emergenze emerge che, “se il Regno Unito sarà ancora un membro dell’Ue il 23 e 26 maggio 2019 e se l’Accordo di recesso non sarà stato ratificato entro il 22 maggio, dovrà organizzare le elezioni per il Parlamento europeo, secondo la legge dell’Ue. Se il Regno Unito non assolve al suo obbligo” il divorzio avverrà il 1° giugno 2019″.
Intanto la Camera dei Comuni britannica ha approvato con 420 voti favorevoli e 110 contrari la mozione presentata dal governo di Theresa May in cui si prevede che la premier presenterà oggi, al Consiglio europeo, domanda per una proroga flessibile dell’Articolo 50 fino al 30 giugno.
Occhio anche alla riunione della Bce e alla conferenza stampa di Mario Draghi.
Tra i listini asiatici, Sidney ingessata, dopo l’incertezza manifestata dalla banca centrale australiana sul percorso di politica monetaria da intraprendere.
In particolare, il vice-governatore della RBA (Reserve Bank of Australia) Guy Debelle ha ammesso che l’istituto sta cercando di individuare la politica monetaria più opportuna da adottare, in un contesto caratterizzato da “segnali conflittuali” che arrivano dal mercato del lavoro, dai dati sul Pil e dai sondaggi a cui partecipano le aziende (come indici Pmi).
Dal fronte macro, reso noto l’indice che misura la fiducia dei consumatori in Australia, salito ad aprile dell’1,9% su base mensile, a 100,7 punti, in decisa ripresa rispetto al calo precedente, pari a -4,8%.
Altri listini azionari negativi, come Shanghai -0,19%, Hong Kong -0,37%, Seoul positiva con +0,13%.
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in ribasso dello 0,53% at 21.687,57 punti. Dal fronte economico, reso noto l’indice dei prezzi alla produzione relativo al mese di marzo, che è salito su base annua dell’1,3%, più del rialzo +1% atteso dal consensus. Il dato indica un miglioramento delle pressioni inflazionistiche, in un paese che ha ancora difficoltà a centrare il target di inflazione fissato dalla banca centrale, la Bank of Japan, al 2%.
Su base mensile, il trend è stato di un incremento dello 0,3%, meglio del +0,2% atteso e rispetto al +0,3% precedente (rivisto dal +0,2% inizialmente comunicato).
Comunicata anche la componente core degli ordini ai macchinari del Giappone, salita a febbraio su base mensile dell’1,8%, peggio del +2,8% stimato dal consensus ma in forte ripresa rispetto al calo -5,4% precedente. Su base annua, il trend è tuttavia peggiorato, con un calo del 5,5%, rispetto al -2,9% precedente e al -4,6% atteso.