Azionario Asia: borsa Tokyo +0,70%, mossa People’s Bank of China scatena buy su Shenzhen Composite
Borse asiatiche positive, grazie al recupero già lo scorso venerdì dei rendimenti dei Treasuries Usa, successivo al tonfo delle sessioni precedenti.
Hanno puntato verso l’alto soprattutto le borse di Shanghai e Shenzen, salendo nel pomeriggio locale fino a +1,8% e +2,4% circa. Gli indici hanno beneficiato del comunicato diramato dalla People’s Bank of China, che ha reso noto che, a partire da questo mese, introdurrà un meccanismo volto ad abbassare i tassi sui prestiti su base reale.
Bene anche l’Hang Seng di Hong Kong, in rally del 2,15% circa.
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo è avanzato dello 0,7%, nonostante le notizie negative arrivate dal fronte macroeconomico del Giappone.
Dai dati diramati dal Ministero delle Finanze risulta infatti che, nel mese di luglio, le esportazioni giapponesi hanno accusato un calo dell’1,6% su base annua, scendendo per l’ottavo mese consecutivo.
Si tratta della fase ribassista dell’export più lunga rispetto a quella durata 14 mesi dall’ottobre del 2015 al novembre del 2016, che conferma gli effetti della guerra commerciale globale in atto.
Nel caso specifico del Giappone, hanno pesato le tensioni commerciali con la Corea del Sud.
Il dato relativo alle esportazioni è stato comunque migliore delle attese degli analisti, che avevano previsto una flessione più pronunciata (-2,2%).
Occhio alle esportazioni verso la Cina, principale partner commerciale del Giappone, scivolate a luglio del 9,3% su base annua.
Sempre in Giappone, il rapporto Reuters Tankan ha confermato che il sentiment delle aziende manifatturiere del paese è scivolato al valore più basso dall’aprile del 2013.
L’indice relativo al mese di agosto è crollato ad agosto a -4 punti, dai +3 di luglio. Si tratta del primo dato al di sotto dello zero in più di sei anni.
Riguardo agli altri indici azionari dell’area Asia-Pacifico, Seoul ha fatto +0,62%, mentre Sidney ha chiuso in rialzo dello 0,92%.