Automotive spinge al ribasso l’azionario europeo
Nonostante minerari tonici in scia delle indicazioni arrivate dalla Cina (+1,03% di BHP Billiton, +2,09% di Rio Tinto e +2,84% per Anglo American), il comparto auto spinge al ribasso i listini europei nell’ultima seduta del mese.
A Londra il Ftse100 non ha fatto registrare variazioni di rilievo fermandosi a 7.372 punti (+0,05%), il Dax è sceso a 12.118,25 (-0,37%), il Cac40 a 5.093,77 (-0,73%) e l’Ibex a 10.502,20 (-0,32%). L’automotive europeo è stato scosso dall’indagine per collusione che vede coinvolte Volkswagen (-1,29%), Daimler (-0,94%) e BMW (-0,18%).
A Londra, +2,09% per HSBC che ha annunciato un nuovo piano di riacquisto di azioni proprie da 2 miliardi di dollari. Nei primi sei mesi, la banca ha riportato un utile ante imposte di 10,24 miliardi, al di sopra dei 9,5 miliardi stimati dagli analisti.
Lieve segno meno per Heineken (-0,2%), che al 30 giugno ha segnato una crescita del fatturato del 5,7% a 10,48 miliardi, mentre Carrefour ha perso l’1,79% dopo che Deutsche Bank (-2,08%) ha tagliato la valutazione a “sell”.
Dopo le indicazioni positive arrivate dall’inflazione ‘core’ e dal tasso di disoccupazione, la prima è passata dall’1,1 all’1,2 per cento mentre il secondo è sceso ai minimi dal febbraio 2009 al 9,1%, nella seconda parte è stata la volta del PMI Chicago (58,9 punti) e dei compromessi immobiliari (+1,5% mensile).