Auto Ue: immatricolazioni in rialzo a dicembre. Csp lancia allarme: “prospettive nefaste”
Il mese di dicembre riesce a strappare un segno positivo per il mercato dell’auto. Stando ai dati diffusi stamattina dall’Acea, sono state immatricolate in Europa Occidentale (UE+EFTA+UK) 1.091.131 autovetture con un incremento sul dicembre 2023 del 4,1%. Il consuntivo dell’intero anno chiude invece a quota 12.963.614 con una crescita dello 0,9% sul 2023. “Questi lievi incrementi non devono trarre in inganno. La situazione del mercato dell’auto resta drammatica. Rispetto al quadro ante-pandemia, cioè al 2019, il mercato dell’area nell’intero 2024 ha accusato una contrazione di ben il 18%”, avverte il Centro studi promotor (Csp) sottolineando che “le cause sono ben note. L’incremento dei prezzi delle auto, imposto dagli investimenti per la transizione energetica e dalle difficoltà dell’economia, ha fatto si che siano soltanto le aziende a sostenere gli acquisti di auto, mentre in difficoltà ovunque è il mercato dei privati. La ragione è evidente. Le aziende riescono meglio dei privati a far fronte all’aumento dei prezzi delle auto mentre i privati sono colpiti più fortemente sia dall’inflazione in generale che in particolare dall’aumento dei prezzi delle auto e ciò soprattutto in paesi come l’Italia dove i salari faticano molto a tenere il passo con l’inflazione”.
“E’ assolutamente necessario – sostiene Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – che l’Unione Europea, che è responsabile della catastrofe del settore dell’auto, ponga termine alle sue liturgie istituzionali e affronti subito e concretamente i problemi del settore. La posta in gioco è elevatissima e si misura in termini di chiusura di fabbriche, di disoccupazione, di recessione economica, di miseria per troppi. L’Unione Europea può permettersi di aspettare?”.