Atlantia paga avvertimento Moody’s mentre GdF sequestra smartphone e computer di Castellucci, Cerchiai e altri dirigenti
E’ tornato a soffrire nella giornata di ieri il titolo Atlantia, la società controllante di Autostrade. L’azione ha chiuso in calo del 3,6%, sottoperformando l’indice Ftse Mib, e attestandosi a 18,18 euro.
Oltre al cda straordinario che si è svolto nella giornata di ieri, e che ha portato la società a fare i conti con l’iter in corso del governo per la revoca della concessione ad Aspi, le notizie sul gruppo hanno visto in primo piano la nota di Moody’s.
L’agenzia di rating ha avvertito che il rating di Atlantia, al momento pari a Baa1, potrebbe essere sottoposto a un downgrade proprio per la “risoluzione del contratto di concessione ad Autostrade” che, secondo Moody’s, avrebbe “una conseguenza negativa rilevante su Aspi e Atlantia, visto che due terzi circa del Mol consolidato di Atlantia sono generati da Autostrade”.
Sempre ieri c’è stato un blitz della Guardia di Finanza nelle sedi di Roma, Firenze e Genova di Autostrade, su ordine della procura di Genova, che ha stabilito il sequestro di computer e smartphone dell’AD Giovanni Castellucci, del presidente Fabio Cerchiai, del direttore del Tronco genovese Stefano Marigliani e di altri dieci dirigenti circa.
Notizia confermata a Reuters dal procuratore aggiunto di Genova Paolo D’Ovidio, tra i titolari dell’inchiesta, ad oggi ancora senza indagati, che ipotizza i reati di attentato colposo alla sicurezza dei trasporti, omicidio colposo plurimo e disastro colposo.