News Notizie Notizie Italia Atlantia: oggi doppio cda di Aspi e Edizione, possibile passo indietro di Castellucci (La Repubblica)

Atlantia: oggi doppio cda di Aspi e Edizione, possibile passo indietro di Castellucci (La Repubblica)

16 Settembre 2019 09:24

“Ore convulse per Autostrade. Da un lato c’è il tentativo di accreditare un’operazione trasparenza in grande stile, dall’altra sono attesi per oggi due importanti cda: quello straordinario di Aspi in mattinata per valutare ulteriori iniziative a tutela della società, dopo la sospensione dei dipendenti coinvolti dalle misure della magistratura; e quello pomeridiano dell’azionista Edizione”. Lo si legge in un articolo della Repubblica di oggi.

Edizione, che detiene il 30,25% di Atlantia, che a sua volta controlla Autostrade per l’Italia, prenderà senza esitazione e nell’immediato tutte le iniziative doverose e necessarie, anche a salvaguardia della credibilità, reputazione e buon nome dei suoi azionisti e delle aziende controllate e partecipate. Lo riporta una nota della stessa Edizione.

“Notizie ufficiali non ce ne sono, ma tra le ipotesi che circolano c’è che la famiglia si aspetti un passo indietro di Giovanni Castellucci, l’ad di Atlantia. Difficile dire se il manager ci stia davvero pensando, certo Atlantia è una società quotata e il 70% del capitale è diviso tra altri soci e il flottante: la famiglia Benetton non può decidere da sola, anche ammesso che stia pensando ad un ricambio dei vertici”, scrive La Repubblica.

Nel frattempo, Autostrade per l’Italia ha deciso di adottare un principio di “trasparenza totale” dei propri atti. Ogni documento aziendale riguardante la gestione dell’infrastruttura di rete (inclusi quelli relativi alle attività di progettazione, manutenzione, monitoraggio) potrà essere consultato e consegnato ai cittadini che ne faranno richiesta. Nei prossimi giorni la società attiverà due “sportelli”, uno digitale e uno fisico.

Altra seduta nera per il titolo Atlantia che oggi cede il 5% poco sopra i 21 euro, sottoperformando il Ftse Mib che arretra dello 0,4%.