Atlantia: nuovi minimi a -8,8%, avanza ipotesi revoca parziale della concessione
Peggiora di ora in ora la situazione borsistica di Atlantia. Il titolo della holding della famiglia Benetton ha accelerato al ribasso e ora cede l’8,8% a 20,2 euro, sui minimi di seduta. Venerdì scorso le azioni hanno lasciato sul terreno l’8,1%. A far affondare ancora di più il titolo le ultime indiscrezioni che la revisione del contratto di Autostrade per l’Italia (gruppo Atlantia) potrebbe comprendere la revoca della concessione per le autostrade A10 e A26. Gli analisti di Mediobanca (rating outperform con target price a 25,80 euro su Atlantia) hanno fatto un riepilogo dei rumors riportati dai vari organi di stampa.
Un articolo della Repubblica riporta che il premier Giuseppe Conte prenderà in considerazione la revoca della concessione A10 Genova-Savona come possibile revisione del contratto con Aspi a seguito del crollo del ponte Morandi di Genova.
Secondo La Stampa, la parziale la revisione avrebbe il sostegno del Pd e potrebbe essere un buon compromesso potenzialmente accettabile anche da Aspi. Per il momento, la controllata di Atlantia sarebbe contraria alla revoca dell’A10.
Il Corriere suggerisce che anche la A26, dove si trova il ponte Pecetti, potrebbe essere restituita ad Anas, di proprietà dello stato. Queste indiscrezioni seguono quelle che nei giorni scorsi secondo cui il premier Conte e Aspi erano già in fase avanzata di trattative per una revisione del contratto.