Atlantia chiede modifica piano rilancio Alitalia
Voli transatlantici e accordi con Delta oggetto del confronto tra FS e Atlantia per il nuovo piano industriale di Alitalia. La holding della famiglia Benetton, a detta de Il Sole 24 Ore, avrebbe chiesto profonde modifiche al piano predisposto da Fs insieme al partner statunitense. Atlantia controlla l’aeroporto di Fiumicino e ha un interesse industriale a sviluppare lo scalo che va anche oltre la partecipazione azionaria nella Nuova Alitalia.
Il motivo delle richieste di modifica? Il piano FS-Delta non sfrutta al massimo le potenzialità di sviluppo dei ricavi di Alitalia nei voli sul Nord Atlantico, il segmento più ricco del mercato, oltre che verso l’Asia. Ma nel mirino di Atlantia anche gli accordi commerciali e industriali, in vigore o già negoziati, tra Alitalia e Delta. Il riferimento è al nuovo accordo di joint venture, Blue Skies nella quale è previsto l’ingresso della britannica Virgin Atlantic, di cui Delta ha acquisito il 49% e Air France il 31 per cento. Delta, Virgin, Air France e Klm sono partner di primo livello di «Blue Skies» e Alitalia verrà ammessa ma solo come «Associate partner», quindi su un gradino inferiore. Entro agosto il governo americano dovrà concedere l’Antitrust immunity per rendere operativi gli accordi con Virgin e la «Blue Skies». Fonti industriali sottolineano come nella nuova jv il peso di Alitalia verrebbe ridimensionato rispetto a oggi a causa dell’ingresso di Virgin. Il quotidiano di Confindustria spiega nel dettaglio cosa succederà con la jv «Blue skies». “In «Blue skies» i voli attuali saranno garantiti e rimarrà la regola del «consenso» dei partner per incrementare i voli verso gli hub (detti «gruppo 1»), per esempio se Alitalia volesse aumentare i voli per New York o andare ad Atlanta, Detroit o Minneapolis. Alitalia sarà libera di fare nuovi voli verso altre destinazioni («gruppo 2»), però accollandosi maggiori rischi. Per vendere i voli del «gruppo 2» negli Stati Uniti, attraverso Delta – continua Il Sole – Alitalia dovrà pagare alla compagnia americana una commissione che partirà dal 20-22% del biglietto, con una crescita fino al 26% entro 10 anni. Delta potrebbe rifiutarsi di mettere il suo codice su un volo ogni due nuovi di «gruppo 2» aperti da Alitalia. Questo renderebbe più difficile per Alitalia attirare passeggeri americani”.