Atlantia: a.d. Castellucci su closing Abertis, nasce leader globale infrastrutture trasporto
Con il completamento dell’operazione di investimento congiunto in Abertis da parte di Atlantia, Acs e Hochtief, il gruppo italiano prende il controllo della spagnola Abertis ed entra nel capitale di Hochtief. “Sono particolarmente soddisfatto della conclusione del closing – dichiara l’amministratore delegato di Atlantia, Giovanni Castellucci – avvenuta in coerenza con i tempi e le modalità che avevamo annunciato. Con l’operazione in Abertis il gruppo Atlantia diventa leader mondiale nelle concessioni di infrastrutture di trasporto, mettendo insieme competenze, capitali e tecnologie di Italia e Spagna, mantenendo solide radici e capacità d’investimento in Italia”. Castellucci aggiunge: “in questo modo si crea la più importante partnership nel settore infrastrutturale al mondo, che integra competenze finanziarie, gestionali e di costruzione grazie alla collaborazione con Hochtief e Acs, leader delle costruzioni nel mondo occidentale con posizioni dominanti nei mercati di Australia, Stati Uniti, Canada e Germania. Ciò permetterà sicuramente ad Abertis di continuare a crescere globalmente e a creare valore per gli azionisti e per la collettività spagnola”.
A seguito del closing, nasce il leader globale delle infrastrutture da trasporto. Una presenza articolata in 14 Paesi (Italia, Spagna, Francia, UK, Irlanda, Croazia e Polonia in Europa; Stati Uniti, Canada, Brasile, Argentina, Cile, Colombia e l’India), rete autostradale gestita in concessione pari a oltre 14.000 chilometri; sistema aeroportuale che serve oltre 60 milioni di passeggeri l’anno tra Italia e Francia (Leonardo da Vinci di Fiumicino, G,B Pastine di Ciampino, Aeroporti della Costa Azzurra); quasi 32.000 dipendenti complessivi; ricavi complessivi superiori a 11 miliardi di euro; ebitda pari a 7,1 miliardi di euro.
“La crescita al di fuori dei confini per competere con successo sui mercati globali è stata da sempre la visione di Gilberto e di tutta la famiglia Benetton – ricorda Castellucci -. L’abbiamo perseguita con determinazione e con il suo stimolo e incoraggiamento. E’ un successo dell’imprenditoria italiana, al quale avremmo tutti voluto che Gilberto oggi avesse potuto partecipare”.