Argentina: la Borsa balza in avanti dopo elezioni presidenziali, evitati scenari estremi
La Borsa di Buenos Aires festeggia con un balzo in avanti l’esito delle elezioni presidenziali di domenica, che hanno visto la sconfitta di Mauricio Macrì e la vittoria del candidato peronista Alberto Fernandez, come da attese. L’indice principale della piazza argentina, l’S&P Merval, segna un progresso di oltre il 6%.
Nonostante Fernandez non fosse la scelta favorita dal mercato, gli operatori festeggiano il fatto di aver evitato lo scenario più estremo. “Il risultato delle elezioni in Argentina ha confermato le aspettative, con la vittoria di Alberto Fernandez e Christina Kirchner, con un margine tuttavia molto più ridotto rispetto alle primarie, tanto che i kirchneristi non hanno ottenuto la maggioranza al Congresso”, sottolinea Verena Wachnitz, gestore del fondo T. Rowe Price Latin America.
Senza una maggioranza al Congresso, l’azione di Fernandez dovrebbe dunque essere più limitata. Ciò ridurrà il rischio di assistere a sviluppi estremi come cambiamenti alla costituzione. Un altro rischio che sembra essere diminuito è quello di una transizione disordinata. La Banca Centrale Argentina (BCRA – Banco Central de la República Argentina) ha già imposto controlli più stingenti sul capitale e gli sforzi volti a implementare queste misure, prima dell’effettivo cambiamento al governo il 10 dicembre, inizieranno oggi.
“Nonostante ciò – ricorda l’esperta di T. Rowe Price – si tratta di un risultato elettorale negativo per le politiche di breve termine”. Il rischio è di assistere a un mix di politiche come il controllo sui capitali, un aggiustamento fiscale limitato, tasse sull’export più elevate, monetizzazione, controlli sul rapporto tra prezzi e salari e default o rinegoziazione del debito.