Amazon trova accordo con l’antitrust UE
L’Antitrust Ue ha accettato gli impegni offerti da Amazon contro l’uso improprio dei dati aziendali non pubblici dei venditori indipendenti e per evitare possibili favoritismi per quei venditori che utilizzano i suoi servizi di logistica e consegna, secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa.
Gli impegni della società di Jeff Bezos sono arrivati a seguito dell’avvio da parte di Bruxelles di due indagini formali nel 2019 e nel 2020.
Il titolo in lieve rialzo dello 0,6% durante la seduta a Wall Street.
Nel mirino dell’Ue vi erano anche i criteri stabiliti da Amazon per selezionare il vincitore della ‘Buy Box’ e spingere l’utilizzo del programma fedeltà ‘Prime’ da parte dei venditori indipendenti.
Per risolvere la controversia Amazon si è impegnata a “non utilizzare dati non pubblici relativi o derivati dalle attività dei venditori indipendenti per la propria attività di vendita al dettaglio”; “trattare tutti i venditori allo stesso modo nella classifica delle offerte ai fini della selezione del vincitore della Buy Box”; “stabilire condizioni e criteri non discriminatori per la qualificazione dei venditori sul mercato e le offerte a Prime”; “consentire ai venditori Prime di scegliere liberamente qualsiasi vettore per i propri servizi logistici e di consegna e negoziare i termini direttamente con il vettore di loro scelta”; e “non utilizzare” a proprio vantaggio “alcuna informazione ottenuta tramite Prime circa i termini e le prestazioni dei vettori di terze parti”.
La Commissione europea e Amazon chiuderanno il 2022 mettendo fine alla disputa sul comportamento anti-concorrenziale del gigante del web.
Amazon ha dichiarato: “Siamo lieti di aver trovato una soluzione alle richieste della Commissione europea e di avere chiuso questi casi. Pur continuando a non essere d’accordo con molte delle conclusioni preliminari tratte dalla Commissione europea, ci siamo impegnati in modo costruttivo per poter continuare a servire i clienti in tutta Europa e supportare le 225.000 piccole e medie imprese europee che vendono attraverso i nostri negozi.”
Il colosso statunitense ha investito oltre 100 miliardi tra 2010 e 2020 per crescere nell’Ue e in UK. Nel 2021, le Pmi europee hanno venduto oltre 2,2 miliardi di prodotti sugli store Amazon in tutta Europa e hanno registrato oltre 14,5 miliardi di euro di vendite all’estero. La comunità di collaboratori di Amazon in Europa conta oltre 1,1 milioni tra partner di vendita, autori, creatori di contenuti, fornitori di servizi di consegna, sviluppatori e fornitori di soluzioni IT indipendenti.