Abi, Patuelli: ‘banche italiane hanno stupito il mondo, noi non cerchiamo regali’
Le banche italiane “hanno stupito il mondo” ma il capitalismo nazionale “è ancora debole”. Così il numero uno dell’Abi, Antonio Patuelli, in occasione dell’assemblea annuale di Milano, con cui si è celebrato il centenario dell’associazione.
“Le banche in Italia hanno stupito il mondo per i positivi cambiamenti realizzati, riducendo le sofferenze prima delle previsioni, con flessibilità ed efficienza. Ma il capitalismo è ancora debole e le banche sono impegnate più che altrove per il sostegno delle imprese.
“Il credito è caratterizzato ora da carenze di domanda, fortissima concorrenza nell’offerta, stringenti regole, rigide norme sui crediti deteriorati”. E “in questi ultimissimi annile banche in Italia hanno fatto una specie di multiplo salto mortale contemporaneamente affrontando le conseguenze della crisi con i crediti deteriorati, i forti cambiamenti normativi con circa il raddoppio delle soglie minime di capitale, le continue trasformazioni tecnologiche, la ricerca di nuove attività e mercati, la lotta continua per ridurre i costi di struttura con infimi margini di interesse”.
“Chi ha superato queste terribili prove, che proseguono è più preparato per l’avvenire di forte competitività. In Italia si sono realizzate le più cospicue aggregazioni bancarie: con oltre 60 milioni di abitanti, vi operano poco più di 10 gruppi bancari e banche indipendenti, oltre alle Raffaisen sudtirolesi”.
Le banche italiane – ha continuato il numero uno dell’Abi – non cercano “regali” ma regole migliori che non le mettano in difficoltà nella competizione internazionale.
“Indipendenti sempre e mai isolati, non attori del dibattito politico, non cerchiamo regali e chiediamo regole che non penalizzino le banche nella competizione europea e internazionale”.
“Mai inerti con intensa e costruttiva collegialità stiamo celermente costruendo la nuova Abi, più aperta, connessa e dinamica, mai rassegnata, impegnata a fare sempre più, mai sazia di obiettivi raggiunti, orgogliosa dei risultati, mai arrogante”.