A Wall Street riesplode panico banche post crac First Republic. ETF crolla di oltre il 6%
A Wall Street torna la paura per il destino delle banche regionali Usa.
Ansia anche per l’esito della riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, che farà l’annuncio sui tassi nella giornata di oggi.
In premercato, i futures sul Dow Jones, S&P 500, Nasdaq sono praticamente ingessati, poco al di sopra della parità.
I mercati scommettono su una ennesima stretta monetaria, da parte della banca centrale guidata da Jerome Powell, di 25 punti base.
L’interrogativo è se, a seguito di questo ennesimo rialzo dei tassi, la banca centrale guidata da Jerome Powell deciderà di lasciare i tassi invariati, o opterà per una ulteriore stretta anti-inflazione.
Nella giornata di ieri si è replicato lo stesso timore che aveva affossato i mercati nel mese di marzo, a seguito del collasso di Silicon Valley Bank.
Così come dopo il crac di Svb, gli investitori sono andati a caccia della possibile banca destinata a saltare in aria, dopo la notizia del fallimento di First Republic, i cui asset e depositi sono stati rilevati da JP Morgan.
I titoli delle banche regionali PacWest e Western Alliance sono stati sospesi, dopo essere stati presi d’assalto dai sell, che li hanno fatti precipitare di oltre il 20%.
L’esito della sessione è stato negativo.
Il Dow Jones Industrial Average ha perso 367,17 punti, -1,08%, a 33.684.53; lo S&P 500 ha ceduto l’1,16% a 4.119,58. Il Nasdaq Composite ha lasciato sul terreno l’1,08%, a 12.080,51.
In primo piano gli smobilizzi sulle banche regionali, con l’ETF SPDR S&P Regional Banking ETF capitolato di oltre il 6%.