A Wall Street l’euforia fa il bis: Dow Jones +600 punti, Nasdaq +2,7%. UBS: S&P 500 ipervenduto, ma attenzione
Wall Street in solido rialzo, con la carrellata di buy orientata a fare il bis.
Il Dow Jones inizia la nuova giornata di contrattazioni mettendo a segno un balzo di 400 punti base, per poi accelerare il passo e volare di oltre 600 punti (+2,09%), a 30.120,85. Lo S&P 500 avanza alle 15.50 ora italiana del 2,4% a 3.767 punti, mentre il Nasdaq Composite è in rally del 2,76%, a 11.115,86.
Mark Haefele, direttore degli investimenti presso UBS Global Wealth Management, commenta il trend dell’azionario Usa sottolineando di ritenere che “lo S&P 500 versi in una condizione di ipervenduto, dopo essere sceso più del 9% a settembre, estendendo i ribassi dall’inizio dell’anno a quasi -25% fino alla seduta di venerdì scorso”.
In una situazione in cui “il sentiment verso l’azionario è già debole, ci si deve attendere qualche rimbalzo periodico – ha aggiunto il cio – Ma è probabile che nel breve termine i mercati rimangano volatili, guidati soprattutto dalle aspettative sull’inflazione e sui tassi di interesse”.
Aspettative che per ora non vengono prezzate in modo eccessivo dal mercato dei Treasuries, bastonato anch’esso dalle vendite, la scorsa settimana.
I tassi dei Treasuries a 10 anni, dopo essere volati al record dal 2008 oltre la soglia del 4% la scorsa settimana, continuano a perdere terreno, scendendo fino al 3,583%.
Il Dow Jones ha terminato la prima sessione del mese di ottobre in rialzo di quasi 2,7%, o 765 punti, a 29.490,89 punti, riportando la seduta migliore dal 24 giugno scorso.
Lo S&P 500 è salito del 2,6% circa a 3.678,43 in quella che è stata la seduta migliore dal 27 luglio scorso, mentre il Nasdaq Composite ha messo a segno un rialzo di quasi il 2,3% a 10.815,43 punti.
In un’ottica di investimento, attenzione al commento di Aninda Mitra, responsabile della divisione macro e di strategia degli investimenti in Asia presso BNY Mellon Investment Management.
Stando a quanto riporta il sito della Cnbc, Mitra fa notare che, di norma, in un contesto di inflazione che di per sé erode il valore della moneta, consigliare di posizionarsi sul cash non sarebbe un suggerimento appropriato.
Ma “probabilmente ora il cash non è più trash”, ha commentato l’economista, concordando sul fatto che, in una situazione di curva dei rendimenti dei titoli di stato Usa invertita, il cash e i Treasuries Usa siano tornati ad apparire appetibili.
Mitra ha enfatizzato in particolare i benefici di detenere in portafoglio cash in dollari Usa.
Da segnalare che il Dollar Index è salito in modo costante quest’anno, da 98 punti circa a un valore superiore a quota 111. A tal proposito, oggi l’euro si infiamma sul dollaro, balzando dello 0,98% a 0,9917.