Webuild: il 2021 è un potenziale punto di svolta per il settore (analisti)
Se il 2020 è stato un anno molto impegnativo sia per Webuild che per Astaldi, acquisita al 65%, il 2021 rappresenta un potenziale punto di svolta per il settore delle costruzioni e per la stessa Webuild.
Secondo la società, la pandemia ha portato al rinvio al 2021 di gare d’appalto del valore di circa 20 miliardi di euro. D’altra parte, l’azienda potrebbe raggiungere, secondo Mediobanca Securities, una comfort zone il prossimo anno come risultato di una regolare o addirittura più veloce esecuzione degli arretrati (il Decreto Semplificazioni può aiutare su questo fronte), l’attivazione dei Fondi Nazionali di Recupero che porta a premi incrementali di progetti verdi (ad esempio, la mobilità sostenibile rappresenta il 60% dei ricavi del gruppo). Gli esperti prevedono un utile netto di gruppo di 121 milioni di euro nel 2021, per poi raggiungere 174 milioni di euro nel 2023. Webuild mira a generare una riduzione annuale del debito nell’ordine di 100-130 milioni di euro che porti a un debito netto di 300-40 milioni di euro nel 2023. Confermato il rating neutral con target price a 1.8 euro ad azione.