Wall Street sull’attenti in attesa minute Fed. Dimon (JP Morgan) dice la sua su azionario e Treasuries Usa
Wall Street poco mossa, in attesa delle minute del Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve, relative all’ultimo meeting di marzo.
Le minute potrebbero dare indicazioni su quando la Fed di Jerome Powell potrebbe decidere di ritirare gradualmente gli stimoli monetari straordinari.
In lieve rialzo i tassi sui Treasuries a 10 anni, che si aggirano però poco al di sopra della soglia dell’1,65%, rispetto al record in più di un anno testato giorni fa all’1,77%.
Il Dow Jones è piatto attorno a 33.438 punti, e poco mossi sono anche lo S&P 500 (attorno a 4.077 punti) e il Nasdaq (a 13.705 circa). Tutti e tre gli indici azionari viaggiano alle 16 ora italiana poco al di sopra della parità.
“Ci sono molte ragioni per cui essere entusiasti, guardando ai mesi a venire, e in generale siamo ottimisti per quest’anno – ha commentato Lindsey Bell, resposabile strategist della divisione di investimenti di Ally Invest, stando a quanto riportato dalla Cnbc – Il momentum delle azioni è forte, non c’è alcun dubbio su questo. Ma il mercato potrebbe essere pronto a fare una pausa, con gli investitori che si apprestano a digerire tutte le buone notizie, e a stabilire quanto di tutto ciò sia prezzato, valutandolo verso alcuni rischi come l’inflazione”.
In rialzo i titoli di quelle società destinate a trarre maggior vantaggio dalla riapertura delle economie e dalla fine dei lockdown, come i titoli delle compagnie aeree e dei colossi che gestiscono viaggi in crociera.
Buy su Carnival, Royal Caribbean e Norwegian Cruise Line; acquisti anche su Southwest American Airlines e United. Sul fronte hi-tech Tesla è invece sotto pressione, bene invece Facebook, Amazon e Apple, sebbene senza grandi slanci.
Un assist all’azionario è arrivato sicuramente dalla lettera annuale del ceo di JP Morgan Chase, Jamie Dimon:
“Ho pochi dubbi sul fatto che, con i risparmi accantonati, i risparmi cresciuti con i nuovi stimoli, l’enorme spesa in deficit, più QE, un potenziale nuovo piano di infrastrutture, una vaccinazione di successo e l’euforia per la fine della pandemia, assisteremo a una fase di boom economico in Usa. Questo boom potrebbe estendersi facilmente al 2023, visto che tutta la spesa continuerà per buona parte nel 2023”, ha detto il presidente e amministratore delegato del colosso di Wall Street, facendo le sue valutazioni anche sul trend dell’azionario e dei Treasuries Usa:
Le valutazioni del mercato azionario, ha ammesso Dimon, sono “piuttosto elevate”, ma un boom economico che si protraesse per diversi anni potrebbe giustificare i livelli correnti, perché i mercati stanno prezzando una crescita dell’economia e i risparmi in eccesso (degli americani) che potrebbero riversarsi sull’azionario.
Il manager ha sottolineato che ci sono “alcune speculazioni” in alcuni settori, anche se non le ha identificate.
Diverso invece il giudizio sui titoli di stato Usa:
“In questo scenario di boom economico, è difficile invece giustificare i prezzi del debito (dunque dei Treasuries) Usa (la maggior parte della gente considera i titoli di stato a 10 anni come riferimento chiave del debito Usa). Questo, per due motivi: uno, è l’enorme offerta di debito che ha bisogno di essere assorbita; secondo, la possibilità non irragionevole che un aumento dell’inflazione non sia qualcosa soltanto di temporaneo”. Debole il titolo JP Morgan, in lieve rialzo a Wall Street.
La paura per il rialzo dei tassi è stata alimentata oggi di nuovo dal dato macro relativo al rifinanziamento dei mutui, che ha indicato come la domanda dei rifinanziamenti dei prestiti, la scorsa settimana, sia scesa, a fronte di tassi che sono saliti al record in 10 mesi.
In particolare, la richiesta è calata del 5% su base settimanale e del 20% su base annua, al minimo dal giugno del 2020. I dati sono stati resi noti dal Mortgage Bankers Association.