Wall Street: reflation trade scatena nuovi sell off sul Nasdaq. Boom rendimenti fa bene a JP Morgan, Goldman Sachs & banche
Nasdaq ancora alle prese con l’incubo reflation trade, che ha scatenato già nelle ultime settimane una rotazione dai titoli growth – dunque dai titoli delle Big Tech – ai titoli value. Il listino tecnologico arretra di oltre -1,5%, a 13.320 punti, mentre il Dow Jones sale dello 0,33%, a 33.124 punti, dopo aver superato ieri, per la prima volta in assoluto, la soglia di 33.000 punti. Male tra i titoli tecnologici
Apple, Alphabet, Microsoft e Facebook. Tesla cede più del 3%.
C’è da dire che, subito dopo l’annuncio sui tassi della Fed e le parole di Jerome Powell, inizialmente il mercato dei Treasuries e Wall Street avevano reagito dando fiducia alla banca centrale americana, tanto che ieri il Dow Jones e lo S&P avevano testato nuovi massimi di sempre.
Dal dot plot pubblicato nella giornata di ieri è emerso, d’altronde, che la maggior parte degli esponenti del Fomc – il braccio di politica monetaria della Federal Reserve – prevede che i tassi rimarranno ai livelli attuali, attorno allo zero, fino al 2023 e per tutto il 2023.
La pubblicazione del documento aveva allontanato i timori di una stretta monetaria da parte della Fed più vicina e i tassi sui Treasuries Usa a scadenza decennale avevano chiuso la sessione della vigilia attorno all’1,66%, dopo essere balzati al record intraday dell’1,689%.
Stamattina, tuttavia, i rendimenti hanno puntato con decisione verso l’alto, tanto da balzare oltre l’1,75%: in forte crescita anche i tassi trentennali che, per la prima volta, hanno sfondato il 2,5%.
Penalizzati di nuovo i titoli hi-tech, mentre le banche stanno performando bene: l’aumento dei tassi di interesse fa sperare infatti gli investitori in un contestuale aumento della redditività del settore. In solido rialzo JP Morgan, Goldman Sachs, Citizen Financial 4% e Zions Bancorp.