Wall Street: nuovi record per il Nasdaq, ma indici fiacchi dopo parole Powell (Fed). View UBS positiva su azionario, ‘scegliete Cina e Giappone’
Il Nasdaq riparte da un nuovo record e lo S&P 500 sale per la terza sessione consecutiva, in un mese che si conferma positivo per entrambi gli indici. Dall’inizio di giugno, lo S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno guadagnato rispettivamente l’1% e il 3,6%. Il Dow Jones è invece negativo, e ha scontato in particolare la debolezza dei titoli Caterpillar e JP Morgan.
Alle 15.45 circa ora italiana il Dow Jones è praticamente piatto, con una variazione pari a -0,01% a 33.941 punti circa; lo S&P sale di appena +0,06% a 4.249 punti, mentre il Nasdaq avanza dello 0,26% a 14.290 punti.
Il nuovo record testato dal Nasdaq è il primo dallo scorso 29 aprile e si spiega con la decisione degli investitori di tornare a puntare sul settore dei titoli tecnologici.
Market mover dei mercati, nelle ultime ore, è stata l’audizione alla Camera dei Rappresentanti Usa del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che ha rassicurato sul fatto che “i tassi di interesse non saranno alzati in via preventiva”.
Ancora, Powell ha sottolineato che “è molto, molto improbabile” che l’inflazione Usa vada verso quelle condizioni di iperinflazione che caratterizzarono gli anni 70 e gli inizi degli anni ’80, quando l’inflazione schizzò al di sopra del 10%”.
Powell ha garantito che la Fed sarà vigile nel suo ruolo.
“Avete una banca centrale che è impegnata a garantire la stabilità dei prezzi, che ha definito cos’è la stabilità dei prezzi e che è fortemente preparata a utilizzare i suoi strumenti per un’inflazione che si aggiri attorno al 2%. Tutti questi fattori mi suggeriscono che un episodio simile a quello a cui abbiamo assistito negli anni ’70….non credo proprio che qualcosa di simile a quello possa accadere”.
Tornano a salire i rendimenti dei Treasuries Usa, con i tassi decennali in crescita all’1,492%.
Occhio alla nota positiva degli analisti di UBS sull’azionario.
Gli esperti hanno detto di mantenere “una view positiva tattica sulle azioni”, facendo notare tuttavia che i guadagni non saranno equilibrati.
“Intravediamo un potenziale in mercati di alcune aree che sono rimaste indietro nel secondo trimestre, in particolare in Cina e Giappone, così come in quelle società e quei settori che sono più esposti alla riapertura delle economie, dunque energetici, finanziari, e small e mid cap Usa”.
UBS ritiene che bisognerebbe invece optare per le prese di profitto su quelle azioni winners dall’inizio dell’anno che dispongono ormai di un margine limitato di rialzi, come azioni del mercato immobiliare, dei consumi discrezionali e del settore industriale”.