Wall Street in ribasso: Visa capitola del 5% dopo sberla Amazon made in UK. Tesla in rialzo dopo -15% scorsa settimana
Wall Street negativa: alle 16 circa ora italiana, l’indice Dow Jones perde lo 0,38% a 36.006 punti; il Nasdaq arretra dello 0,30% a 15.925 punti; anche lo S&P 500 cede lo 0,30% a 4.686. Protagonista tra i titoli Visa, che scivola di oltre il 5% dopo che Amazon ha annunciato che smetterà di accettare pagamenti con carte di credito Visa emesse nel Regno Unito, a partire dall’anno prossimo. Amazon ha motivato la decisione con le elevate commissioni delle transazioni che avvengono con le carte di credito Visa. Le carte di debito Visa saranno invece ancora accettate dal colosso dell’e-commerce.
A Wall Street i titoli delle società retailer continuano a dominare la scena: dopo le trimestrali dei colossi Home Depot e Wal-Mart, oggi sono stati comunicati i risultati di bilancio del terzo trimestre di Lowe e Target, che hanno battuto entrambi le stime.
Il titolo Target è tuttavia in ribasso di quasi il 5%, scontando le dichiarazioni del ceo, che ha affermato che l’aumento dei costi potrebbe avere un impatto sulla società, andando in avanti, visto che il gruppo, più che trasferirli sui prezzi, avrebbe intenzione di continuare ad assorbire i costi.
Bene invece Lowe’s, con la società che, oltre ad aver riportato un bilancio migliore delle attese, ha migliorato l’outlook sulle vendite dell’anno intero. Il titolo avanza di oltre il 2%.
Molto bene a Wall Street anche il titolo dell’altra società di retail attiva nel settore dell’abbigliamento TJX, in rally del 9%: il gruppo ha riportato utili trimestrali anche in questo caso migliori delle stime, a fronte di un aumento delle vendite comparate che è stato pari a +14% su base annua.
In recupero Tesla, dopo la perdita del titolo della scorsa settimana, pari a -15,4%. Ieri si è appreso che il fondatore e ceo Elon Musk ha venduto altre azioni Tesla per $930 milioni, dopo che gli smobilizzi della scorsa settimana, erano ammontati a $6,9 miliardi.
Focus anche su Boeing, in crescita sulla scia della notizia dell’ordine avente per oggetto i suoi aerei 737 MAX arrivato per un valore di $9 miliardi da Akasa Air.