Wall Street in rialzo, Nasdaq +1,6% con acquisti su Apple e hi-tech. Dollaro sotto pressione in attesa Fed
Wall Street in rialzo, sostenuta ancora dagli acquisti sui titoli hi-tech. Il Dow Jones, dopo aver aperto in rialzo di oltre 200 punti, rallenta, e avanza di 156 punti circa (+0,60%), a 28.162 punti; il Nasdaq balza di oltre 170 punti (+1,57%), a 11.227 punti. Lo S&P 500 avanza di quasi 34 punti (+1%), a 3.417 punti.
Apple sotto i riflettori nel giorno dell’evento con cui il colosso gestito di Tim Cook presenterà le ultime novità. Cnbc riporta tuttavia che, nel corso dell’evento – rigorosamente virtuale – Apple non dovrebbe presentare il suo nuovo iPhone.
Buy in generale sui titoli che compongono i vari acronimi FANG e/o FAANG come Microsoft, Amazon e Alphabet – la holding a cui fa capo Google – Netflix e Facebook. Molto bene Tesla, che segna un rally di quasi +4% dopo essere balzata più del 12% alla vigilia.
L’ottimismo a Wall Street è andato di scena già ieri, alimentato dalla decisione di AstraZeneca di riavviare la Fase tre della sperimentazione del vaccino anti coronavirus e dalla dichiarazione dell’AD di Pfizer Albert Bourla, che ha riferito che il colosso farmaceutico dovrebbe riuscire a presentare dati chiave sulla sperimentazione di un suo proprio vaccino entro la fine di ottobre.
Il miglioramento del sentiment ha portato LPL Financial a rivedere al rialzo il proprio target di fine anno per l’indice S&P 500 al range compreso tra 3.450 e 3.500 punti, in realtà in rialzo di appena +2% rispetto ai livelli attuali.
Attenzione alla riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve, che prenderà il via oggi per concludersi domani, con l’annuncio sui tassi sui fed funds (che dovrebbero rimanere inchiodati allo zero)”.
Il meeting è particolarmente atteso, soprattutto dopo che il presidente Jerome Powell, nel suo intervento al simposio di Jackson Hole, ha annunciato il lancio della strategia AIT (average inflation targeting): strategia che ‘trasforma’ quel target del 2% della Fed da obiettivo di inflazione da raggiungere, a obiettivo della MEDIA dell’inflazione da raggiungere. E che permette così alla Fed di non sentirsi obbligata ad alzare i tassi sui fed funds, nel caso in cui il tasso di inflazione superasse momentaneamente la soglia del 2%.
Dollaro in ribasso, con l’euro che torna a superare la soglia di $1,19 già superata la scorsa settimana, quando la numero uno della Bce Christine Lagarde ha detto che non fa parte del mandato della banca centrale puntare a un livello preciso del rapporto di cambio.
L’euro-dollaro ora rallenta, piatto con un rialzo di appena +0,09% a $1,1877.
Il Dollar Index scende a 92,910, ritracciando ulteriormente dal record in un mese, a 93,664. Dollaro-yen incrementa le perdite, scendendo dello 0,40% a JPY 105,30. E’ boom di buy soprattutto sullo yuan cinese, con il rapporto dollaro-yuan in ribasso di oltre mezzo punto percentuale, a CNY 6,76. Lo yuan viaggia al record degli ultimi 16 mesi sia a livello onshore che offshore.
Gli acquisti sulla valuta si spiegano con gli ottimi dati arrivati dal fronte macroeconomico della Cina. In particolare si guarda al dato relativo alle vendite al dettaglio, che sono cresciute per la prima volta nel 2020. Il dato è salito ad agosto dello 0,5% su base annua, meglio del trend invariato atteso, e in deciso miglioramento rispetto al -1,1% di luglio. Molto bene anche la produzione industriale che, sempre ad agosto, è avanzata del 5,6% su base annua, meglio del +5,1% atteso dagli analisti, e in miglioramento rispetto al precedente rialzo del 4,8%.