Wall Street in recupero con rally Micron: ‘azionario ipervenduto con ansia Omicron, Treasuries ipercomprati’
Dopo una sessione negativa condizionata dalla paura per la variante Omicron, Wall Street tenta il recupero, anche sulla scia di notizie positive che arrivano dal fronte societario.
Ieri il Dow Jones Industrial Average ha ceduto 433,28 punti (-1,23%) a 34.932,16 punti, mentre lo S&P 500 è arretrato dell’1,14% a 4.568,02. Il Nasdaq Composite è sceso dell’ 1,24% a 14.980,94 punti.
Il sell off di ieri ha azzerato i guadagni incassati dallo S&P 500 nel mese di dicembre; il Dow Jones è in rialzo invece su base mensile dell’1,3%, a fronte del calo di quasi -3,6% del Nasdaq.
Alle 16 circa ora italiana, il Dow Jones sale di oltre 300 punti (+0,90%), a 35.245 punti; lo S&P 500 avanza dello 0,64% a a 4.596 punti, mentre il Nasdaq sale dello 0,60% a 15.071 punti.
I tassi sui Treasuries a 10 anni tornano a viaggiare sopra la soglia dell’1,40%, all’1,47%.
Riguardo ai titoli protagonisti della sessione odierna, occhio a Nike, in rialzo del 5% circa a Wall Street dopo la pubblicazione di una trimestrale migliore delle attese.
Il colosso di articoli sportivi ha annunciato di aver concluso il suo secondo trimestre fiscale terminato lo scorso 30 novembre con un utile netto in crescita a $1,34 miliardi, o 83 centesimi per azione, rispetto agli $1,25 miliardi, o 78 centesimi per azione, dello stesso periodo dell’anno precedente. Il risultato è stato migliore dei 63 centesimi per azione attesi dal consensus. Il giro d’affari è salito dell’1% a $11,36 miliardi, rispetto agli $11,24 miliardi del secondo trimestre fiscale dell’anno precedente, meglio degli $11,25 miliardi attesi.
In particolare le vendite del Nord America, il principale mercato di Nike, sono aumentate del 12%, riportando il tasso di crescita più alto delle aree geografiche in cui la multinazionale americana è attiva. Il direttore finanziario Matt Friend ha detto inoltre che tutte le fabbriche di Nike in Vietnam sono operative, e che la produzione è tornata all’80% circa rispetto ai livelli precedenti la loro chiusura, resasi necessaria a causa della diffusione di contagi da Covid-19. Il ceo John Donahoe ha sottolineato infine che il produttore di sneaker si trova in “una posizione competitiva molto più forte” rispetto al periodo precedente la pandemia.
Boom di buy su Micron Technology, in rally a Wall Street, scatta di oltre +8% all’indomani della trimestrale, che si è confermata migliore delle attese.
Il produttore di semiconduttori americano con sede a Boise, nello stato dell’Idaho, ha riportato nel suo primo trimestre fiscale terminato il 2 dicembre scorso un utile per azione su base adjusted di $2,16 per azione, battendo le attese di 5 centesimi per azione. La società ha anche diramato un outlook migliore delle attese, premiato dal mercato.
Focus anche su Nikola, la start-up dei camion elettrici e a idrogeno, che ha annunciato di aver raggiunto un accordo con la Sec per porre fine alla causa con cui è stata accusata di aver ingannato gli investitori.
Il titolo rallenta tuttavia la corsa riportata in pre-mercato, quando saliva di oltre il 3,5%, e mette a segno un rialzo inferiore a +1%. Nikola ha accettato di pagare un importo di $125 milioni, senza riconoscere né negare il reato contestato.
Lo scorso luglio un gran giurì federale ha accusato Trevor Milton di tre capi d’accusa di frode criminale per aver mentito su “quasi tutti gli aspetti del business” per rafforzare le vendite di azioni della start-up.
In generale, il recupero di Wall Street segue tre sessioni consecutive di perdite, provocate dalla paura per la diffusione della variante Omicron che, negli Stati Uniti, ha inciso la scorsa settimana sul 73% delle nuove infezioni, stando a quanto riportato dalle autorità federali Usa. In particolare, lo S&P 500 ha riportato nelle ultime tre sessioni la perdita in tre sessioni peggiore dal mese di settembre. Ma oggi, come spiega alla Cnbc Timothy Lesko, di Granite Investment Advisors, “il mercato sembra reagire a una condizione di ipervenduto di breve termine. Omicron e i suoi effetti sconosciuti stanno creando una volatilità significativa. I bond versano in una condizione di ipercomprato, le azioni sono state iper vendute e ora stiamo cercando di trovare risposte”