Wall Street giù dopo settimana migliore dal 2020. Boeing paga incidente aereo Cina, brilla la nuova scommessa di Buffett
Wall Street sotto pressione dopo la settimana migliore degli indici S&P 500, Nasdaq e Dow Jones dal novembre del 2020: nel periodo compreso tra lunedì a venerdì scorsi, lo S&P 500 è balzato del 6,1%, il Dow Jones Industrial Average è salito del 5,5%, mentre il Nasdaq Composite è volato dell’8,1%. Alle 15.30 ora italiana, il Dow Jones arretra di 176 punti (-0,51%), a 34.578 punti; lo S&P 500 scende dello 0,35% a 4.447 punti, mentre il Nasdaq perde più dell’1% a 13.738 punti. Le vendite si accaniscono soprattutto sui titoli hi-tech, a fronte di tassi sui Treasuries Usa che hanno superato anche la soglia del 2,2%. Giù tra le Big Tech Microsoft e la holding Meta di Facebook.
Osservata speciale nella sessione odierna è Boeing: il titolo quotato sul Dow Jones affonda, dopo l’annuncio dell’Autorità dell’aviazione cinese, che ha reso noto che un aereo per passeggeri Boeing 737 della compagnia aerea China Eastern Airlines si è schiantato al suolo con 132 persone a bordo, inclusi 123 passeggeri e nove membri dell’equipaggio.
Il contatto con l’aereo è stato perso nei cieli di Wuzhou della regione di Guangxi. L’aereo, che si ritiene essere il MU5735, aveva lasciato Kunming alle 13.11 ora locale e sarebbe dovuto arrivare a destinazione in poco meno di due ore, stando al sito di monitoraggio dei voli FlightRadar24.
Il sito, riporta la Cnbc, mostra che l’aereo ha iniziato a perdere quota poco dopo le 14.20 ora locale.
Nuovi guai per Boeing: il colosso era stato costretto a lasciare a terra gli aerei Boeing 737 MAX nel periodo compreso tra il marzo del 2019 e il dicembre del 2020 – in alcuni paesi per un arco di tempo più lungo – dopo il rinvenimento di difetti di produzione che avevano provocato due incidenti aerei in Indonesia ed Etiopia.
Nel marzo del 2019 un volo dell’Ethiopian Airlines 302 si schiantò dopo che un altro volo con lo stesso aereo della Boeing, della compagnia aerea Lion Air, partito da Jakarta, era precipitato nel mare di Java, uccidendo tutte le 189 persone a bordo, nell’ottobre del 2018.
L’aereo precipitato oggi in Cina è un Boeing 737 non MAX.
Le autorità cinesi dell’aviazione hanno approvato il ritorno nei cieli del Boeing 737 Max nel mese di dicembre ma finora nessun modello è tornato a essere operativo.
Focus a Wall Street anche sulla nuova fiammata del petrolio; i contratti sul WTI e sul Brent schizzano al rialzo rispettivamente tra il 5% e fin oltre il 6%, superando $110 e $114 al barile. Pesano le indiscrezioni secondo cui anche l’Ue, come gli Usa, potrebbe decidere a favore di un embargo contro il petrolio e il gas russi.
I prezzi dell’oil scontano anche la notizia degli attacchi sferrati dai ribelli Houthi contro l’Arabia Saudita, che hanno colpito un impianto di gas naturale liquefatto, un impianto di desalinizzazione dell’acqua, un impianto di petrolio e di elettricità. L’impianto di LNG della città portuale Yanbu è gestito da Saudi Arabian Oil Co, meglio conosciuta con il nome di Saudi Aramco.
“Dopo una delle migliori settimane degli ultimi anni, la domanda ora è la seguente: le azioni riusciranno a mantenere questi guadagni? Una notizia in qualche modo positiva è rappresentata dal fatto che aprile è storicamente uno dei mesi migliori per le azioni, dunque il calendario rimane positivo per i tori”, ha commentato alla Cnbc Ryan Detrick, di LPL Financial, guardando al trend di Wall Street.
Il problema è rappresentato dalla volatilità onnipresente sui mercati dall’inizio della guerra in Ucraina scatenata dall’invasione della Russia, lo scorso 24 febbraio.
Nessuno sviluppo concreto nei negoziati tra Mosca e Kiev per il cessate il fuoco. Kiev rimane circondata dalle forze russe, che nella notte hanno bombardato un centro commerciale nel distretto Podilskyi della capitale. La richiesta di Mosca ai militari ucraini che combattono a Mariupol di deporre le armi è stata prontamente rifiutata dal governo ucraino.
Dal fronte corporate, oltre a Boeing, occhio all’annuncio di Berkshire Hathaway, la holding gestita e fondata da Warren Buffett, che ha raggiunto un accordo per l’acquisto della compagnia assicurativa Alleghany, per un valore di $11,6 miliardi, o di $848,02 per azione, in contanti. La conglomerata ha precisato che l’accordo “rappresenta un multiplo di 1,26 volte il valore di libro di Alleghany del 31 dicembre del 2021”. Il prezzo è inoltre a premio del 16% rispetto al valore medio che il titolo ha riportato negli ultimi 30 giorni. L’accordo dovrebbe chiudersi nel quarto trimestre di quest’anno. Il titolo Alleghany schizza di oltre il 25%.