Wall Street giù: Dow -500 punti, Nasdaq -3%. Apple e Amazon -4%. Monito Powell (Fed) al Congresso Usa
Wall Street ha chiuso la sessione della vigilia soffrendo forti cali, attaccata di nuovo dai sell off sui titoli hi-tech.
L’indice Dow Jones Industrial Average è crollato di 525,05 punti (-1,9%), a 26.763,13 punti, dopo essere salito durante i massimi intraday di 176 punti.
Lo S&P 500 è sceso del 2,4% a 3.236,92 punti e il Nasdaq Composite è scivolato del 3% a 10.632,99 punti.
Gli smobilizzi hanno affossato soprattutto i titoli delle Big Tech: Amazon è scesa del 4,1%, Netflix del 4,2%, Facebook ha fatto -2,3%, Alphabet, la holding a cui fa capo Google, ha perso il 3,5%. Male anche Apple (-4,2%).
Capitombolo per Tesla, crollata del 10,3%, dopo la delusione seguita ai mancati annunci durante l’evento di martedì Tesla Battery Day. Il titolo ha scontato anche la decisione di Tesla di avviare una causa contro il governo Usa per azzerare le tariffe del 25% che l’amministrazione Trump ha imposto sui computer made in China e sugli schermi touch utilizzati nelle auto elettriche Model 3 di Tesla.
Una nota positiva a Wall Street è arrivata con Nike: il titolo del colosso degli articoli sportivi è salito di oltre +8% dopo i risultati di bilancio trimestrali migliori delle attese, che hanno messo in evidenza un balzo delle vendite online superiore a +80%.
Oltre alla paura per la pandemia del coronavirus ha inciso nella sessione di ieri anche il timore che il Congresso Usa non riesca a sfornare un nuovo piano di stimoli fiscali prima delle elezioni presidenziali Usa di novembre.
La necessità di nuove misure di sostegno è stata ribadita dal numero uno della Federal Reserve, Jerome Powell.
“Abbiamo fatto molta strada in modo veloce, e questa è una grande cosa. Ma c’è ancora tanta strada da fare – ha detto Powell nella sua testimonianza al COngresso Usa – La ripresa sarà più veloce se ci sarà un sostegno sia dal Congresso che dalla Fed”, ha detto Powell.