Wall Street gelata da Sell the News post Biden e vendite al dettaglio. Wells Fargo affonda oltre -6% dopo bilancio
Gli utili migliori delle stime di JP Morgan e Citigroup non bastano a sostenere il sentiment di Wall Street. Il Dow Jones ha ceduto in avvio di seduta fino a 200 punti circa, nonostante il piano di stimoli anti-Covid annunciato ieri dal presidente eletto Joe Biden, che si insedierà ufficialmente alla Casa Bianca il prossimo 20 gennaio.
Al momento, il listino riduce le perdite, scendendo comunque di più di 100 punti, a 30.895 punti; lo S&P 500 cede lo 0,27%, mentre il Nasdaq è piatto, con una variazione di appena +0,08% a 13.123 punti.
Il trend dei mercati si può spiegare con il fenomeno di sell the news, come fa notare Tom Essaye, fondatore di The Sevens Report. A suo avviso infatti, secondo quanto riportato dalla Cnbc, “i mercati avevano già prezzato la maggior parte delle iniziative incluse nella proposta di Biden”.
Non aiuta l’ennesimo calo del dato relativo alle vendite al dettaglio, che a dicembre sono scese dello 0,7%, dopo il -1,4% di novembre, rivisto al ribasso rispetto al -1,1% inizialmente reso noto. Gli economisti intervistati da Reuters avevano previsto un dato invariato.
Le vendite al dettaglio dimostrano l’effetto negativo sull’economia Usa delle rinnovate misure di lockdown varate per contrastare la seconda ondata di pandemia. Escluse le vendite di automobili, di materiali di costruzione e di benzina, il dato è precipitato tra l’altro dell’1,9%, dopo il -1,1% rivisto al ribasso di novembre della componente core.
Così Essaye: “I piani per lo stimolo storico (di Joe Biden) previsto per il futuro, la politica monetaria accomodante della Fed e i vaccini sono fattori tutti ben noti, che ora non hanno più la stessa influenza positiva che hanno avuto nei mesi scorsi”.
La proposta di Biden, che porta il nome di American Rescue Plan, chiede l’aumento dei sussidi federali ai disoccupati a 400 dollari la settimana e la loro estensione fino al settembre di quest’anno; pagamenti diretti a molti americani del valore di $$1.400 e la propriga di moratorie federali sugli sfratti e i pignoramenti fino a settembre.
Il piano include anche $350 miliardi di aiuti ai governi statali e locali, $70 miliardi per i programmi di vaccinazione e test Covid-19 e l’aumento del salario minimo federale a $15 l’ora.
“L’economia reale sta facendo fronte a una reale sofferenza – ha detto Biden in un discorso pronunciato a Delaware nella giornata di ieri – Una sofferenza che vede il popolo fare affidamento sui propri stipendi, non sugli investimenti, per pagare le bollette e mangiare, e per soddisfare le esigenze dei propri figli”.
Guardando agli utili resi noti dal fronte dei colossi di Wall Street, JP Morgan ha diffuso un bilancio migliore delle attese degli analisti.
Il colosso bancario americano guidato da Jamie Dimon ha reso noto di aver concluso il quarto trimestre del 2020 con un utile netto di $12,14 miliardi, o $3,79 per azione, meglio dei $2,62 per azione attesi dal consensus di Refinitiv e rispetto agli $8,52 miliardi del quarto trimestre del 2019.
Il fatturato si è attestato a $30,16 miliardi, rispetto ai $28,70 miliardi stimati e in crescita rispetto ai $29,17 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente. Il margine netto di interesse è sceso del 7% a $13,4 miliardi rispetto ai $13,3 miliardi attesi. JP Morgan cede lo 0,51% circa.
Per Wells Fargo, invece, il quarto trimestre 2020 si è chiuso con utili in crescita e fatturato sotto le aspettative. Il titolo reagisce molto male, affondando di oltre il 6%.
Nel dettaglio, la banca Usa ha annunciato di avere archiviato l’ultimo trimestre dell’anno con un utile netto di quasi 3 miliardi di dollari (per l’esattezza 2,992 miliardi), ovvero 64 centesimi per azione, contro i 2,873 miliardi, ovvero 60 centesimi, dell’analogo periodo nel 2019 (consensus FactSet indicava un Eps di 59 centesimi).
Sono invece calati nel periodo in esame i ricavi che sono scivolati del 9,7% a 17,9 miliardi contro i 19,9 miliardi di un anno fa, deludendo il consensus FactSet pari a 18,12 miliardi.
Citigroup ha annunciato di aver concluso il quarto trimestre del 2020 con utili in calo del 7% a $4,63 miliardi, o $2,08 per azione. L’attivo per azione è stato tuttavia decisamente migliore degli $1,34 attesi dagli analisti intervistati da Refinitiv.
Il giro d’affari è sceso del 10% a $16,5 miliardi, al di sotto dei $16,7 miliardi stimati dal consensus. l colosso bancario americano ha reso noto di aver accantonato riserve per $1,5 miliardi per coprire eventuali perdite sui crediti, più di quanto atteso dagli esperti, e in crescita rispetto ai $436 milioni accantonati nel terzo trimestre del 2020 e ai $253 milioni dello stesso periodo del 2019. Il margine netto di interesse di Citigroup è sceso del 2,1%.
Il titolo perde il 4% circa. Giù anche Goldman Sachs tra i bancari, che perde l’1,80%.