Wall Street: futures positivi in attesa report occupazionale Usa. Fari accesi su piano stimoli e petrolio
Futures sugli indici azionari Usa in rialzo – con quelli sul Dow Jones in crescita di 100 punti -. in attesa della pubbliazione del report occupazionale di novembre. Gli analisti prevedono un rallentamento dei nuovi posti di lavoro creati, a causa delle nuove restrizioni che sono state lanciate per contenere il balzo dei nuovi casi di coronavirus negli Stati Uniti.
Il consensus di Bloomberg è di una crescita di 440.000 nuovi posti di lavoro, in flessione rispetto all’incremento di 638.000 nuovi posti di lavoro del mese di ottobre. Il tasso di disoccupazione è atteso in calo dal 6,9% al 6,7%. C’è da dire che confortanti sono stati i numeri arrivati ieri sempre dal dipartimento del Lavoro, relativi alle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione.
Il numero dei lavoratori americani che hanno fatto richiesta la scorsa settimana per ricevere i sussidi si è attestato di fatto al minimo dall’inizio della pandemia da coronavirus COVID-19, scendendo a quota 712.000 unità, rispetto alle 787.000 unità della settimana precedente. Il dato è stato decisamente inferiore alle 780.000 unità attese dal consensus.
Continua intanto negli Stati Uniti l’attesa infinita per un nuovo piano di stimoli economici anti-Covid-19.
Ieri la Speaker della Camera Nancy Pelosi e il leader della Maggioranza repubblicana al Senato Mitch McConnell hanno parlato al telefono per la prima volta dal giorno delle Elezioni presidenziali Usa dello scorso 4 novembre. Pelosi e il leader della minoranza democratica al Senato Chuck Schumer sono a favore di un piano di stimoli bipartisan del valore di $908 miliardi. Dal canto suo, McConnell ha proposto un piano da $500 miliardi.
Prezzi del petrolio in solido rialzo, dopo l’arrivo, dopo giorni di tensione, dell’annuncio dell’Opec: l’alleanza tra paesi Opec e non Opec come la Russia, ha deciso che, il prossimo gennaio, la produzione di petrolio crude aumenterà di 500.000 barili al giorno.
Ciò significa che l’ammontare totale di tagli, all’inizio del 2021, scenderà a 7,2 milioni di barili al giorno, rispetto ai 7,7 milioni di barili al giorno in vigore dallo scorso agosto e ai tagli da 9,7 milioni di barili al giorno che l’alleanza ha deciso lo scorso maggio, nell’ambito di una strategia tesa a risollevare le quotazioni del petrolio.
La reazione dei prezzi del petrolio è positiva, in quanto il gruppo aveva minacciato di riportare sul mercato 1,9 milioni di barili al giorno, nel caso in cui non fosse riuscito ad arrivare a un accordo.
L’alleanza, a questo punto, monitorerà le condizioni di mercato su base mensile, decidendo se sarà il caso di continuare ad aumentare gradualmente l’offerta. In una nota diffusa dopo la decisione, gli analisti di Goldman Sachs hanno scritto che “l’Opec è riuscita a superare l’ostacolo di una via di uscita dai tagli correnti in modo coordinato…fattore che rafforza la nostra convinzione su un rally sostenibile e stable per tutto il 2021”.
Qualche giorno prima del compromesso raggiunto tra i membri dell’alleanza, la divisione di ricerca di Goldman aveva detto di prevedere prezzi del Brent fino a $65 al barile, l’anno prossimo, sulla scia della distribuzione di un vaccino anti-Covid efficace e grazie, anche, a un aumento limitato dell’offerta da parte dell’Opec +. I prezzi del WTI scambiato sil Nymex di New York salgono dell’1,47% a $46,31, mentre le quotazioni del Brent avanzano dell’1,35% a $49,37 al barile.
Sullo sfondo pesano i rumor riportati dal Wall Street Journal secondo cui Pfizer sarebbe pronta a consegnare la metà delle dosi del vaccino anti-Covid-19 inizialmente previste, a causa di problemi nella catena dell’offerta. Il quotidiano ha riportato che il piano di Pfizer era quello di consegnare quest’anno fino a 100 milioni di dosi. Tuttavia, alcune componenti necessarie per lo sviluppo dei vaccini non hanno rispettato i parametri richiesti. In realtà, il colosso farmaceutico americano ha sempre detto pubblicamente che la sua intenzione era di consegnare 50 milioni di dosi quest’anno, e fino a 1,3 miliardi di dosi entro la fine del 2021. I rumor del Wall Street Journal hanno comunque colpito il sentiment dei mercati.