Wall Street futures positivi dopo tonfo vigilia, DJ +200 punti. IBM brinda alla trimestrale
Futures sul Dow Jones rimbalzano di 200 punti dopo la sessione, per l’indice, peggiore dall’ottobre del 2020. Le blue chip hanno sofferto, dunque, la flessione più forte in otto mesi, a causa dei timori scatenati dalla diffusione della variante Delta. I futures sullo S&P 500 avanzano dello 0,50% a 4.272 punti, così come quelli sul Nasdaq, che segnano un rialzo dello 0,47% a 14.610 punti.
Il Dow Jones ha chiuso la seduta della vigilia con un tonfo di 725,81 punti, o -2,09%, a 33.962,04 punti; nei minimi intraday, l’indice è crollato fino a -946 punti. Lo S&P 500 è sceso di 68,65 punti o -1,59% a 4.258,51, riuscendo a blindare la media mobile in 50 giorni, pari a 4.240,31 punti. Il Nasdaq in chiusura ha ceduto 152,25 punti o -1,06% a 14.274,98 punti. L’indice delle small cap Russell 2000 ha segnato un ribasso di 32,54 punti (-1,48%), a 2.131,22 punti.
A essere travolti dalle vendite sono stati soprattutto i titoli da reopening, ovvero di quelle società che hanno beneficiato della riapertura delle economie dopo l’emergenza Covid-19 e che tornerebbero dunque a essere più a rischio con l’imposizione di eventuali nuove misure di restrizione dovute alla recrudescenza del virus.
Per lo S&P 500 e il Nasdaq, quella di ieri è stata la sessione peggiore in più di due mesi.
La paura per il rischio di un nuovo rallentamento dell’economia è riflessa in modo molto chiaro nel trend dei Treasuries: i tassi decennali continuano a oscillare al di sotto della soglia dell’1,20% bucata ieri, attorno all’1,17%, rispetto all’1,78% testato nel mese di marzo.
Molti titoli penalizzati dal brusco sell off di ieri recuperano terreno in premercato: in rialzo United Airlines, che ieri aveva perso il 5%. In ripresa anche American Airlines and Delta Air Lines.
Dopo il calo di ieri pari a -4%, Royal Caribbean balza del 3,6%. Bene anche Carnival. Rialzi meno importanti per le banche, che scontano la prospettiva di un contesto di tassi di interesse ancora vicini allo zero, fattore che va a discapito della loro redditività. JP Morgan segna comunque un rialzo di mezzo punto percentuale circa dopo aver ceduto ieri il 3%.
Molto bene il titolo IBM, +4% in premercato, con la società che ha comunicato ieri, dopo la fine della giornata di contrattazioni, di aver concluso il secondo trimestre dell’anno con utili e un fatturato rispettivamente pari a $2,33 per azione su base adjusted e a $18,75 miliardi, meglio delle attese.
In lieve rialzo anche Netflix, in attesa della pubblicazione del bilancio, che avverrà dopo la chiusura della sessione odierna.