Wall Street: futures poco mossi in attesa del report occupazionale Usa. Goldman Sachs sforna outlook tassi Treasuries
A Wall Street futures sui principali indici azionari in lieve rialzo, dopo due sessioni consecutive di ribassi. Nella sessione di ieri, il Dow Jones ha continuato a perdere terreno, in calo di 170,64 punti a 36.236,47, mentre lo S&P 500 ha ceduto appena lo 0,1% a 4.696,05 punti. Il The Nasdaq Composite è arretrato dello 0,13% a quota 15.080,87. Alle 13 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones sono in rialzo di appena lo 0,04%, quelli sullo S&P 500 avanzano dello 0,20%, mentre quelli sul Nasdaq salgono dello 0,30%. I tassi sui Treasuries decennali sono in lieve calo, poco al di sotto della soglia dell’1,73%.
Oggi grande attesa per la pubblicazione del report occupazionale Usa di dicembre, che farà il punto sul mercato del lavoro americano e che, a seconda dell’esito, rafforzerà o meno le speculazioni su quando la Fed potrebbe iniziare ad alzare i tassi. Argomento, quest’ultimo, diventato chiodo fisso degli investitori da parecchio, soprattutto dall’altro ieri, ovvero da quando il Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve, ha pubblicato le minute relative all’ultima riunione della banca centrale del 2021.
Dai verbali, è emersa l’intenzione della Fed di alzare i tassi sui fed funds in anticipo o più velocemente e, anche, di ridurre il proprio bilancio monstre di $8,8 trilioni, fattore che ha scatenato i sell off sull’azionario globale.
Detto questo, Goldman Sachs ritiene che i rendimenti dei Treasuries Usa di più lungo periodo, a dispetto della fiammata record dal 2021 che ha caratterizzato la prima seduta del 2022, e che ha portato i decennali a salire fino all’1,75% nella seduta di ieri, rimarranno bassi anche quando la Federal Reserve inizierà ad alzare i tassi. Lo scatto improvviso di queste prime sessioni dell’anno nuovo, che ha riempito le pagine dei giornali finanziari, rimarrà insomma per Goldman Sachs circoscritto.
Gli analisti di Goldman, pur rivedendo al rialzo il target sui tassi a due anni, hanno lasciato così invariato l’outlook sui tassi dei Treasuries a 5, 10 e a 30 anni, attesi per fine 2022, rispettivamente all’1,8%, al 2% e al 2,25%.
Goldman ha rivisto invece al rialzo le stime sui tassi a due anni – più sensibili alle previsioni sulla politica monetaria – dall’1,15% all’1,35%, in un contesto che vede i suoi economisti ritenere che ci saranno “tre rialzi (dei tassi sui fed funds da parte della Fed) entro la fine del 2022 (come emerge d’altronde anche dal dot plot della Fed e tre rialzi l’anno negli anni successivi”.
Tornando al market mover cruciale della sessione odierna, il consensus degli analisti prevede una crescita delle buste paga di 400.000 unità, per il mese di dicembre del 2021, a fronte di un tasso di disoccupazione Usa in calo al 4,1%. Goldman Sachs è più ottimista, prevedendo un aumento dell’occupazione di 500.000 unità, mentre l’outlook di Morgan Stanley è meno positivo di quello del consensus: gli analisti della banca americana stimano una crescita dei nuovi posti di lavoro di appena 260.000 unità a dicembre, a fronte di un aumento del tasso di partecipazione alla forza lavoro, che porterò il tasso di disoccupazione a rimanere, a loro avviso, fermo al 4,2%.
Sul fronte dell’inflazione misurata dai salari orari, le attese di Morgan Stanley sono di un aumento su base mensile dello 0,3%, e su base annua in rallentamento al 4,1%.