Wall Street futures in rialzo: spinta arriva da Apple, JP Morgan, Citi, BlackRock. Giù Johnson&Johnson
In attesa di capire cosa verrà annunciato nell’Apple Day, i futures sugli indici azionari americani salgono, guardando alle novità che stanno emergendo dal fronte delle trimestrali Usa.
Il colosso bancario JP Morgan ha appena reso nota la propria trimestrale. Il bilancio ha messo in evidenza un utile netto pari a 9,443 miliardi di dollari, o $2,92 per azione, in crescita rispetto ai 9,080 miliardi nel periodo precedente e sopra il consensus FactSet che indicava un EPS trimestrale per 2,23 dollari. I ricavi sono sostanzialmente stabili a 29,941 miliardi dai 30,014 miliardi precedenti. Il consensus era a 28,215 miliardi.
“Abbiamo ulteriormente rafforzato la nostra posizione patrimoniale e di liquidità, aumentando il capitale CET1 a $ 198 miliardi (13% CET1 ratio, in aumento di 60 punti base dopo aver pagato il dividendo) e le fonti di liquidità a $1,3 trilioni”, ha detto l’amministratore delegato di JPM, Jamie Dimon.
I futures Usa sul Nasdaq sono in rialzo dell’1%, grazie all’effetto Apple, in vista dell’evento Hi Speed, in cui il colosso presenterà i suoi nuovi iPhone, tra cui l’iPhone 5G.
Morgan Stanley ha definito l’evento come uno dei più significativi degli ultimi anni. Il titolo Apple, che ieri ha messo a segno un rally del 6%, sale anche in premercato.
Sotto pressione invece le quotazioni di Johnson & Johnson, dopo la sospensione comunque temporanea della sperimentazione di un potenziale vaccino contro il Covid-19 a “causa di una malattia inspiegabile” che ha colpito un partecipante allo studio. Il gruppo americano ha precisato nella nota che “la malattia del partecipante viene esaminata e valutata”.
Focus su Disney, dopo che il colosso ha annunciato un piano per la ristrutturazione della propria divisione di media e intrattenimento. Il titolo è balzato del 5% nelle contrattazioni afterhours di ieri. Ora, riporta una performance piatta.
BlackRock avanza di oltre +4% dopo la pubblicazione del bilancio, che ha messo in evidenza utili e un fatturato migliori delle attese. In particolare, l’utile per azione rettificato (escluse le poste straordinarie) è salito a 9,22 dollari dai 7,15 dollari dell’anno prima, superando le stime pari a 7,77 dollari. L’utile netto è salito del 22% a 1,36 miliardi di dollari.
In rialzo anche Citigroup, che ha reso noto di aver concluso il terzo trimestre del 2020 con utili e un fatturato migliori, anche in questo caso, delle attese.
L’utile per azione è stato pari a $1,40, meglio dei 93 centesimi attesi dal consensus, mentre il fatturato si è attestato a $17,3 miliardi, rispetto ai $17,2 miliardi previsti.