Wall Street futures in rialzo, settembre conferma sua cattiva reputazione. Fed: Powell ammette di essere frustrato
Wall Street pronta a lasciarsi alle spalle il mese di settembre che, storicamente, è il periodo più negativo per la borsa Usa.
Anche in questo 2021, il mese ha confermato la propria cattiva reputazione: il Dow Jones ha perso il 2,7%, lo S&P 500 ha ceduto il 3,6% e il Nasdaq Composite ha lasciato sul terreno il 4,9%.
A pesare sono stati i rialzi dei tassi dei Treasuries Usa – sostenuti dalla certezza di un imminente tapering della Fed di Jerome Powell, a causa del rialzo dell’inflazione Usa – e timori sul potenziale effetto domino di una eventuale crisi immobiliare e finanziaria in Cina scatenata dal colosso cinese Evergrande.
Le ultime sessioni hanno visto protagonisti anche i timori per il rischio che gli Usa sforino il tetto sul debito. La buona notizia è che, nelle ultime ore, il Congresso americano si è mosso per scongiurare un tale disastro.
Il leader della maggioranza al Senato Chuck Schumer ha riferito infatti che il Senato ha raggiunto un accordo per evitare uno shutdown del governo questa settimana.
Schumer ha aggiunto che si voterà oggi per garantire che il governo possa andare avanti con i finanziamenti necessari fino all’inizio di dicembre. E’ necessario a questo punto l’ok della Camera.
Alle 12.30 circa, i futures sul Dow Jones salgono dello 0,46% a 34.420; i futures sul Nasdaq avanzano dello 0,49% a 14.811, mentre quelli sullo S&P 500 crescono dello 0,47% a 4.370. Un aiuto arriva sicuramente dal ritracciamento dei tassi sui Treasuries che, dopo essere balzati oltre l’1,55% nel martedì nero, sono scesi nelle ultime ore attorno all’1,52%.
Rimbalzano in premercato i titoli delle società chip Nvidia e Micron. Bene anche Facebook, Apple e Netflix.
Oggi il presidente della Fed Jerome Powell testimonierà alla Commissione di servizi finanziari della Camera alle 16 circa ora italiana, insieme al segretario al Tesoro Janet Yellen.
Nella giornata di ieri, Powell è intervenuto al Forum della Bce ammettendo di essere frustrato dall’inflazione persistente: “E’ frustrante anche assistere al fatto che le strozzature e i problemi della catena dell’offerta non diano segnali di miglioramento, anzi sembrino anche peggiorare un po’”.
Powell ha aggiunto che la Fed ritiene che questo fenomeno “probabilmente proseguirà l’anno prossimo, sostenendo l’inflazione per un periodo più lungo delle attese”.
Dal fronte macroeconomico, alle 14.30 verrà reso noto il report sulle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione, che gli economisti prevedono a 335.000 unità.