Wall Street futures in rialzo post Fed e in attesa dato clou inflazione. Analisti paventano balzo a record dal 1982
Futures sugli indici azionari Usa in rialzo in attesa del grande market mover della sessione odierna di Wall Street: la pubblicazione dell’inflazione degli Stati Uniti misurata dall’indice dei prezzi al consumo. Passate le 13 ora italiana, i futures sul Dow Jones avanzano di 54 punti (+0,16%), a 36.182 punti; i futures sullo S&P 500 crescono dello 0,15% a 4.712 punti, mentre i futures sul Nasdaq fanno +0,25% a 15.870 punti. I tassi sui Treasuries a 10 anni sono in lieve calo, all’1,745%, dopo aver superato nelle ultime sedute anche la soglia dell’1,80%, tornando a livelli precedenti la pandemia Covid-19.
Tornando al dato clou di oggi, gli analisti intervistati da Dow Jones prevedono un balzo del 7% su base annua – se si concretizzasse sarebbe il rialzo più forte dal 1982 – e una crescita dello 0,4% su base mensile.
Escludendo le componenti più volatili, rappresentate dai prezzi dei beni alimentari ed energetici, il CPI core è atteso in rialzo del 5,4% su base annua e del +0,5% su base mensile.
L’inflazione continua a ossessionare gli operatori di mercato, e la stessa Fed, che si conferma più falco delle attese: ieri, nella sua audizione alla Commissione bancaria del Senato Usa, il numero uno della Federal Reserve Jerome Powell ha ribadito che l’economia americana versa in condizioni tali da avallare una politica monetaria più restrittiva.
“Nel corso di quest’anno…se la situazione si svilupperà come previsto, normalizzeremo la politica (monetaria), il che significa che termineremo i nostri acquisti di asset nel mese di marzo, il che significa che alzeremo i tassi nel corso dell’anno – ha detto Powell -A un certo punto, forse verso la fine di questo anno, inizieremo a ridurre il bilancio, e questa è semplicemente la strada per normalizzare la politica”.
“Se vedremo che l’inflazione persisterà ad alti livelli per un periodo di tempo più lungo delle attese – ha aggiunto Powell – se dunque dovremo alzare di più i tassi, allora lo faremo. Utilizzeremo tutti i nostri strumenti per far tornare l’inflazione” a livelli considerati accettabili.
Detto questo, dopo l’ondata di sell off che si è abbattuta sui mercati, Wall Street sembra iniziare a digerire la prospettiva di rialzi dei tassi nel corso dell’anno.
Ieri rimonta del Nasdaq, che ha guadagnato l’1,41% a 15.153,45 punti. Bene anche lo S&P 500, salito dello 0,92% a 4.713,07 punti, mentre il Dow Jones Industrial Average ha messo a segno un rialzo di 183,15 punti (+0,51%), a 36.252,02 punti.