Wall Street futures in rialzo in attesa grande market mover settimana. Euro a record un mese oltre $1,1850
Futures Usa in rialzo, dopo la chiusura incerta di Wall Street alla vigilia. I futures sul Dow Jones salgono dello 0,18% a 35.354 punti; i futures sullo S&P 500 avanzano dello 0,19% a 4.529. I futures sul Nasdaq fanno +0,25% a 15.648.
Ieri il Dow Jones ha perso 48,20 punti (-0,1%), a 35.312,53 punti. Ingessato anche lo S&P 500, che ha guadagnato appena 1,41 punti, o +0,03%, a quota 4.524,09. Il Nasdaq Composite è salito dello 0,3% a 15.309,38, al nuovo massimo di chiusura.
Attenzione al forex, con l’euro che ieri è schizzato al valore massimo in un mese, fino a $1,1857.
La moneta unica continua a prezzare il dato shock, relativo all’inflazione dell’area euro, che ha rinfocolato sui mercati i timori di una riduzione del PEPP della Bce, il cosiddetto QE pandemico, programma di acquisti di asset lanciato dalla banca centrale l’anno scorso contro le conseguenze economiche e finanziarie della pandemia Covid-19.
Quel dato, diramato appena pochi giorni fa, ha confermato che l’inflazione dell’Eurozona è schizzata ai massimi in dieci anni: per la precisione, i prezzi al consumo sono aumentati del 3% annuo ad agosto, superando le previsioni di consensus di Bloomberg e attestandosi ai top ultradecennali.
Si spiega così il rialzo dell’euro, che oggi viaggia sempre in rialzo a $1,1852. Dollaro sotto pressione anche sullo yen attorno a JPY 110.
Dal fronte macroeconomico attesa per la pubblicazione delle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione, in vista del grande market mover che arriverà domani con la diffusione del report occupazionale Usa:
secondo gli analisti, il rapporto metterà in evidenza una creazione di 720.000 nuovi posti di lavoro e un tasso di disoccupazione in calo al 5,2%.
Deludente ieri il rapporto ADP, che monitora la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore privato in Usa: dal dato è emerso che, nel mese di agosto, nel settore privato i nuovi posti di lavoro sono aumentati di appena 374.000 unità, ben al di sotto della crescita di 600.000 unità stimata dagli analisti intervistati da Dow Jones, sebbene meglio del rialzo di 326.000 unità di luglio.