Wall Street futures giù dopo tonfo Hong Kong. Settimana convulsa tra trimestrali Big Tech, Fed, Pil Usa. Didi -11%
Futures Usa negativi, sulla scia del tonfo della borsa di Hong Kong, capitolata di oltre il 4% dopo l’affondo di Pechino contro l’hi-tech, che stavolta ha preso di mira Tencent. I futures sul Dow Jones arretrano dello 0,29% a 34.850 punti; i futures sul Nasdaq perdono lo 0,10% a 15.081 punti circa. I futures sullo S&P 500 sono in calo dello 0,20% a 4.394 punti.
Dopo aver lanciato una continua offensiva contro Didi, l’Uber cinese che ha osato sbarcare a Wall Street, le autorità cinesi hanno colpito anche il colosso noto per l’App di messaggistica WeChat.
Pechino ha ordinato al gigante Internet di rinunciare agli accordi di esclusiva che ha siglato con le grandi major discografiche, nell’ambito di una stretta che continua a portare avanti contro le attività presunte di monopolio.
Secondo quanto proferito sabato dall’Autorità statale di regolamentazione dei mercat, Tencent vanterebbe diritti di esclusiva su più dell’80% ‘delle risorse discografiche’, a seguito della sua acquisizione, nel 2016, di China Music Group.
Tencent è crollata di oltre il 7%. A capitolare a Hong Kong anche i titoli delle società che gestiscono scuole private in Cina, affondati fino a -30%, sempre a causa di un giro di vite lanciato dalle autorità.
A Wall Street le adr di Alibaba scivolano di oltre il 3%. Didi capitola di quasi -11%.
Si apre una nuova settimana calda per le trimestrali Usa, con Tesla che diffonderà i risultati di bilancio dopo la fine della sessione odierna.
La scorsa settimana, il ceo Elon Musk si è messo in evidenza per aver detto che potrebbe considerare la possibilità di tornare ad accettare i Bitcoin come strumento di pagamento.
Tra le altre società che alzeranno il velo sui loro conti, questa settimana, ci sono Apple, Alphabet e Microsoft – che comunicheranno i bilanci martedì – e Google, Facebook e Amazon, che riporteranno i risultati verso la fine della settimana.
Questa sarà anche la settimana della Federal Reserve, con la riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della banca centrale americana che si riunità martedì, per annunciare la sua decisione mercoledì 28 luglio.
Giovedì 29 luglio sarà pubblicato inoltre il dato sul Pil Usa.