News Notizie Indici e quotazioni Wall Street: futures deboli dopo nuovo record intraday Dow Jones. Merito della ‘carica dei Dip Buyers’

Wall Street: futures deboli dopo nuovo record intraday Dow Jones. Merito della ‘carica dei Dip Buyers’

21 Ottobre 2021 12:26

Futures Usa sottotono, all’indomani del nuovo record testato dal Dow Jones alla vigilia, commentato così da Chris Zaccarelli, responsabile investimenti presso Independent Advisor Alliance: “Il Dow ha testato un nuovo massimo storico, mostrando di nuovo la resilienza dei dip buyers e l’importanza delle società cicliche nel rally dell’azionario”.

Passate le 12 ora italiana, i futures sul Dow Jones perdono lo 0,27% a 35.381 punti; i futures sullo S&P 500 arretrano dello 0,23% a 4.517, mentre i futures sul Nasdaq scendono dello 0,14% a 15.356 punti.

Wall Street fa però i conti con le ultime novità emerse con la stagione degli utili trimestrali: ieri, dopo la fine della giornata di contrattazioni, hanno diffuso i bilanci del terzo trimestre i colossi IBM e Tesla.

Numeri record per Tesla, che ha riportato cifre ai massimi di sempre sia in termini di utili, fatturato e margine operativo. Per la precisione, il colosso delle auto elettriche fondato da Elon Musk ha riportato un utile netto (GAAP) di $1,62 miliardi, sorpassando per la seconda volta la soglia di $1 miliardo, in deciso rialzo rispetto all’utile netto di $331 milioni del terzo trimestre del 2020, e al record per il terzo trimestre consecutivo. L’EPS adjusted è stato pari a $1,86, meglio degli $1,59 attesi dal consensus di Refinitiv e anche degli $1,67 attesi dal consensus di Bloomberg. Sul fronte utili, Tesla ha fatto dunque meglio delle previsioni. Il fatturato ha invece deluso, pur salendo del 57% a $13,76 miliardi, livello anch’esso record ma inferiore – in termini relativi neanche di molto – rispetto ai $13,91 miliardi previsti dal consensus di Bloomberg. Il titolo tuttavia è sotto pressione.

Un articolo di Bloomberg ha messo in evidenza che, al momento, il titolo Tesla è scambiato a un valore pari a 120 volte gli utili forward a 12 mesi:

praticamente, TSLA è il titolo più costoso del NYSE+ FANG Index, che è composto anche da Nvidia, Alphabet, Apple, Twitter, Facebook, Amazon.com, Netflix Inc., Alibaba e Baidu. E questa non è proprio una buona notizia per Elon Musk. Le quotazioni di Tesla arretrano in premercato dello 0,95% circa.

Scivola di quasi il 5% IBM, dopo la diffusione dei risultati di bilancio da parte del colosso informatico, a causa di un fatturato peggiore delle attese. L’utile netto è sceso del 33% a fronte di un margine lordo in calo dal 48% del trimestre precedente al 46,4%. “I risultati hanno deluso le nostre aspettative”, ha detto il ceo Arvind Krishna agli analisti nella conference call seguita alla pubblicazione del bilancio.

Intanto, nella giornata di ieri, è arrivata la notizia relativa alla decisione della FDA (Food and Drug Administration) di dare il via libera alle dosi ‘booster’ di vaccino anti-Covid di Johnson&Johnson e Moderna, dopo l’ok dato alla terza dose di Pfizer, nel mese di settembre. Il titolo Moderna sale di quasi il 2%, mentre J&J segna un lieve progresso.

Tra i titoli, bene anche il titolo del gigante ferroviario CSX, in rally di oltre il 3%, dopo la pubblicazione di un bilancio migliore delle attese.