Wall Street: futures deboli dopo fiammata Nasdaq, FAANG ritracciano. Occhio ai tassi e al market mover cruciale di oggi
Futures sugli indici azionari Usa ritracciano dopo la fiammata del Nasdaq, che ha chiuso la sessione della vigilia con un rally del 3,7%, riportando il rialzo più forte dal mese di novembre.
I futures sul Dow Jones sono in lieve rialzo, salgono dello 0,25% a 31.891 punti, mentre i contratti sullo S&P 500 avanzano dello 0,08% a 3.876 circa. Incerti i futures sul Nasdaq, ingessati a 12.787 punti. Ieri i buy sul Nasdaq sono stati innescati dal ritorno degli investitori sui titoli growth, che erano stati particolarmente tartassati nelle ultime sessioni a causa del balzo recente dei tassi dei Treasuries Usa.
Focus su Tesla, che è volata del 19,6%, riportando la sessione migliore dal febbraio del 2020, dunque in più di un anno. Il titolo del colosso fondato da Elon Musk segna ora in premercato un lieve progresso.
Apple e Facebook hanno segnato ieri un balzo superiore a +4%, mentre Amazon ha fatto +3,8%.
Ora, tutti e tre i titoli sono in ribasso.
Ieri gli acquisti sono scattati sui titoli delle Big Tech grazie alla ritirata dei rendimenti dei Treasuries, con quelli decennali che sono scesi di più di 5 punti base all’1,54%, dopo essere balzati fino all’1,62% nella sessione di lunedì, giorno anche in cui il Nasdaq era scivolato in fase di correzione.
Il Dow Jones ha chiuso la seduta in rialzo dello 0,10% a 31.832,74 punti, mentre lo S&P è salito dell’1,42% a 3.875 punti circa. I corposi rialzi hanno portato il Nasdaq a balzare fino a 13.073,82 punti, con una fiammata superiore a 464 punti.
Il trend dei Treasuries a 10 anni potrebbe tuttavia cambiare oggi con la pubblicazione di quello che si confermerà tra i principali market mover della sessione odierna di Wall Street. I tassi decennali sono già in rialzo rispetto alla vigilia, avanzando all’1,56% circa.
Alle 14.30 ora italiana sarà reso noto l’indice dei prezzi al consumo Usa di febbraio che, secondo gli analisti intervistati da Dow Jones, è salito dello 0,4% su base mensile e dell’1,7% su base annua. Nel mese di gennaio il dato era avanzato dello 0,3% su base mensile e dell’1,4% su base annua. Sempre nella giornata di oggi, la Camera dei Rappresentanti dovrebbe approvare in via definitiva il piano di stimoli da $1,9 trilioni proposto da Joe Biden, come bazooka fiscale anti-Covid-19.