Wall Street futures contrastati: male Visa dopo annuncio Amazon: ‘basta carte di credito emesse in UK’
A Wall Street i titoli delle società retailer continuano a dominare la scena: dopo le trimestrali dei colossi Home Depot e Wal-Mart, oggi sono stati comunicati i risultati di bilancio del terzo trimestre di Lowe e Target, che hanno battuto entrambi le stime.
I futures sul Dow Jones sono piatti con una variazione pari a -0,06% a 36.039 punti; i futures sullo S&P 500 ono ingessati con una variazione pari a -0,01% a 4.695.
Bene invece il Nasdaq, in crescita dello 0,15% a 16.323 punti.
Focus anche su Boeing, in crescita in premercato dopo che il colosso aerospaziale ha ricevuto un ordine dei suoi aerei 737 MAX per un valore di $9 miliardi da Akasa Air.
Recupera ancora terreno Tesla, dopo che il fondatore e ceo Elon Musk ha venduto azioni, in base a quanto emerso ieri, per $930 milioni, dopo gli smobilizzi della scorsa settimana, che erano ammontati a $6,9 miliardi.
Male invece Visa, che scivola del 2% dopo che Amazon ha annunciato che smetterà di accettare pagamenti con carte di credito Visa emesse nel Regno Unito, a partire dall’anno prossimo.
Amazon ha motivato la decisione con le elevate commissioni delle transazioni che avvengono con le carte di credito Visa. Le carte di debito Visa saranno invece ancora accettate dal colosso dell’e-commerce.
Ieri Wall Street ha chiuso la sessione in rialzo, sebbene sempre con una certa cautela: il Dow Jones Industrial Average è avanzato di 54.77 punti, o +0,15%, a 36.142,22. Lo S&P 500 ha guadagnato lo 0,39% a 4.700,90 punti, e il Nasdaq Composite è salito dello 0,76% a quota 15.973,86.
Sul forex focus sulla solidità del dollaro che, nei confronti dello yen, viaggia al record dal marzo del 2017, e che nei confronti di altre valute è al valore massimo degli ultimi 16 mesi, dopo che una carrellata di dati macro Usa ha portato i trader ad aumentare le scommesse su un rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve in anticipo rispetto a quanto precedentemente atteso.
Il biglietto verde è salito fino a 114,975 yen.
L’euro, che sconta anche la paura per la quarta ondata della pandemia Covid-19 che sta colpendo l’Europa, è retrocesso al minimo degli ultimi 16 mesi nei confronti del dollaro, con il rapporto eur-usd giu’ a $1,1303. Ora la moneta unica recupera terreno e si posiziona attorno a $1,1326.