Wall Street: futures Usa poco mossi dopo 31esimo record chiusura Nasdaq nel 2020
Futures Usa poco mossi, dopo che l’indice Nasdaq Composite ha terminato la sessione riportando un valore di chiusura record per la 31esima volta dall’inizio dell’anno.
Durante la sessione, nei massimi intraday, il listino è arrivato anche a superare la soglia degli 11.000 punti per la prima volta in assoluto.
La settimana si sta confermando positiva, in generale, per Wall Street: il Dow Jones è in rialzo del 2,9%, lo Standard&Poor’s dell’1,7% e il Nasdaq Composite del 2,3%, rispetto alla chiusura delle contrattazioni di venerdì scorso.
A sostenere il sentiment degli operatori, nelle ultime ore, sono state anche le dichiarazioni del presidente americano Donald Trump, che ha detto di essere a favore di un piano che garantisca ulteriori aiuti federali al settore delle compagnie aeree Usa.
“Credo che sia molto importante garantire l’operatività delle compagnie aeree. Non vogliamo perdere le nostre compagnie. Se qualcuno pensasse di fare qualcosa (a favore del comparto), non mi importerebbe se fosse democratico o repubblicano, io sarei certamente a favore. Non possiamo perdere il nostro sistema dei trasporti”.
Trump si è messo in evidenza ieri anche per aver minacciato di agire per conto suo, varando il pacchetto atteso di aiuti all’economia Usa, visto lo stallo delle trattative tra democratici e repubblicani al Congresso.
Mentre si attende che il Congresso Usa sforni il prossimo piano di stimoli fiscali anti-COVID, l’oro continua intanto a salire: il contratto post ha testato un massimo di sempre a $2.055,10, mentre i futures scambiati sul Comex hanno sorpassato anche la soglia dei $2.060 l’oncia.
“Merito” del continuo calo del dollaro, con il Dollar Index che continua a oscillare al minimo degli ultimi due anni.
C’è da dire tuttavia che il biglietto verde ha recuperato terreno nelle ultime ore, tanto che l’eur-usd cede al momento lo 0,16%, rimanendo comunque al di sopra della soglia di $1,18, a $1,1844.
Il dollaro è in ribasso nei confronti dello yen a JPY 105,52, arretrando anche sulla sterlina, con il rapporto sterlina-dollaro in crescita dello 0,44% a $1,3172 dopo che la Bank of England ha mantenuto invariati i tassi al minimo assoluto dello 0,1%.
L’euro perde nei confronti dello yen lo 0,24% a JPY 124,98, facendo dietrofront anche sulla sterlina, con un calo dello 0,60%, a GBP 0,8992. Sempre la moneta unica perde sul franco svizzero lo 0,16% a CHF 1,0761.