Wall Street futures: Nasdaq in forte calo con boom tassi Treasuries post Fed. I trentennali sfondano il 2,5%
Futures sul Nasdaq 100 sotto forte pressione, in calo di oltre -1%, a causa dell’improvvisa fiammata dei tassi sui Treasuries Usa, con quelli decennali che sono volati fino all’1,74%, rispetto all’1,66% a cui avevano chiuso la sessione di ieri, dopo essere balzati fino all’1,689%. I tassi sui Treasuries a 30 anni hanno invece superato la soglia del 2,5% per la prima volta dal 2019.
Ieri il Dow Jones e lo S&P 500 hanno testato nuovi record. In particolare, il Dow Jones ha superato per la prima volta nella sua storia la soglia psicologica di 33.000 punti, chiudendo in rialzo di 189 punti.
Anche lo S&P è balzato al nuovo massimo assoluto, guadagnando lo 0,3% a 3.974 dopo essere sceso dello 0,7% nei minimi intraday. Il Nasdaq Composite, che aveva perso fino a -1,5%, ha azzerato le perdite terminando la sessione in crescita dello 0,4% a 13.525,20.
Ma oggi i titoli tecnologici, soprattutto con i tassi sui Treasuries che si impennano in modo così importante, tornano a essere preda dei sell, con Apple, Alphabet, Microsoft e Facebook che cedono tutti l’ 1% circa in premercato. Tesla cede più del 2,5%. Piatti i futures sul Dow Jones, che riportano una variazione pari a +0,05%. I futures sullo S&P 500 arretrano dello 0,47%.
Nonostante la forte revisione al rialzo delle stime sul Pil Usa e dell’inflazione del 2021, la maggior parte degli esponenti del Fomc – il braccio di politica monetaria della Federal Reserve – prevede che i tassi rimarranno ai livelli attuali, attorno allo zero, fino al 2023 e per tutto il 2023. E’ quanto emerge dal dot plot, il documento in cui ogni trimestre gli esponenti della Fed indicano quali saranno i livelli che, a loro avviso, i tassi di interesse testeranno nel breve, medio e lungo termine.
La Federal Reserve ha aggiornato le proprie stime di crescita del Pil Usa: ora prevede un’espansione dell’economia del 6,5% nel 2021, rispetto al +4,2% atteso nel meeting di dicembre 2020. E’ quanto emerge dal Summary of Economic Projections reso noto dal Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed.
Forte revisione al rialzo anche per il tasso di inflazione Usa del 2021, atteso al 2,4%, ben oltre l’1,8% atteso lo scorso dicembre. Alzate anche le previsioni per l’inflazione misurata dal PCE per il 2022 e il 2023.
L’inflazione rappresentata dal PCE core è attesa al 2,2% nel 2021, contro il +1,8% atteso a dicembre. Per il 2022 le previsioni sono di un dato core del 2% e per il 2023 pari al 2,1%.