Wall Street, futures Nasdaq +1%. Si smorzano timori tetto debito Usa. Petrolio in ritirata per seconda sessione consecutiva
I futures su Wall Street riportano un trend positivo, grazie allo smorzarsi dei timori sul rischio che gli Stati Uniti facciano default sul loro debito.
I futures sul Dow Jones salgono dello 0,58% a 34.490 punti; i futures sullo S&P 500 avanzano dello 0,70% a 4.384 punti, i futures sul Nasdaq balzano dello 0,96% a 14.901 punti.
Dopo l’affondo del presidente americano Joe Biden contro i Repubblicani, responsabili a suo avviso dell’incapacità del Congresso di sospendere o alzare il tetto sul debito Usa, Mitch McConnell, leader della minoranza repubblicana al Senato, ha proposto una sospensione del tetto di breve termine. Obiettivo: scongiurare per l’appunto il default, che si verificherebbe nel caso in cui il limite sul debito non venisse alzato o sospeso entro la scadenza del 18 ottobre.
McConnell ha ribadito, anche, che i repubblicani aiuterebbero i democratici nel velocizzare un eventuale processo di riconciliazione volto ad alzare il limite, nel caso in cui i democratici volessero risolvere la questione prima della scadenza del 18 ottobre.
Gelida tuttavia la reazione della Casa Bianca, con la portavoce Jen Psaki che si è così espressa:
“In base a quello che si apprende, non è stata presentata alcuna offerta formale, e un comunicato stampa non è un’offerta formale. In ogni caso, gli scarsi dettagli che sono stati resi noti presentano una opzione più complicata e più difficile di quella che sarebbe ovvia: raggiungere un accordo oggi, senza andare per le lunghe, senza attraversare un percorso difficile che porta con sé, ogni giorno che passa, rischi aggiuntivi”.
Le dichiarazioni di McConnell hanno risollevato comunque il sentiment e Wall Street è riuscita a chiudere positiva.
Il Dow Jones ha terminato la sessione di ieri in rialzo di 102,32 punti a 34.416,99, mentre lo S&P 500 ha guadagnato lo 0,41% a 4.363,55. Il Nasdaq Composite è salito dello 0,47% a quota 14.501,91.
Nessun alert dal mercato dei Treasuries Usa, dove i rendimenti decennali rimangono poco mossi all’1,52%.
Ritirata per i prezzi del petrolio, che si allontanano dai massimi testati negli ultimi giorni, a seguito della decisione dell’Opec+.
I prezzi scendono per la seconda sessione consecutiva, dopo la pubblicazione dei dati sulle scorte americane: l’agenzia EIA ha reso noto che le scorte Usa di petrolio crude sono salite la scorsa settimana di 2,3 milioni di barili, rispetto alla flessione di 418.000 barili attesa.
In crescita anche le scorte di benzina, mentre quelle di distillati hanno segnato un lieve ribasso. I futures sul WTI arretrano di oltre l’1,3% a $76,40 al barile, mentre il Brent fa -0,88% a $80,37.