Wall Street: futures Nasdaq -1,7%, Big Tech pagano fiammata tassi. Powell al Congresso: inflazione durerà di più
Fuga degli investitori dall’hi-tech Usa: la velocità con cui i rendimenti dei Treasuries Usa stanno continuando a salire penalizza, come era stato in passato, i titoli growth, principalmente i tecnologici.
Alle 13.35 ora italiana, i futures sul Dow Jones cedono di 184 punti (-0,51%), a 34.563 punti; i futures sullo S&P 500 arretrano dello 0,97% a 4.390, mentre i futures sul Nasdaq scivolano dell’1,7% a 14.935 punti.
I tassi decennali dei titoli di stato Usa sono volati fino all’1,55% nelle contrattazioni overnight, con gli investitori che hanno scommesso sul tapering imminente della Fed, a causa del balzo dell’inflazione negli Stati Uniti.
I tassi sono tornati ai massimi da luglio da quando, la scorsa settimana, la Federal Reserve di Jerome Powell ha indicato che avvierà “presto” il tapering degli acquisti di asset che effettua ogni mese per un valore di $120 miliard.
Sono stati tra l’altro pubblicati alcuni estratti del discorso che il presidente della Federal Reserve Jerome Powell terrà oggi al Congresso Usa, in audizione alla Commissione bancaria del Senato.
Il numero uno della banca centrale americana ha avvertito chiaramente che, negli Stati Uniti, l’inflazione potrebbe durare più a lungo di quanto atteso:
“L’inflazione è elevata e probabilmente rimarrà tale nei prossimi mesi, prima di moderare il passo – dirà oggi Powell al Congresso – Con l’economia che continua a riaprire e le spese che rimbalzano assistiamo a una pressione al rialzo sui prezzi, causata in particolare da strozzature nell’offerta in alcuni settori. Questi effetti si stanno dimostrando più sostenuti e duraturi di quanto anticipato, ma si smorzeranno e, così facendo, l’inflazione tornerà a scendere verso il nostro obiettivo di lungo periodo, pari al 2%”.
“Noi, alla Fed – dirà ancora Powell – faremo il possibile per sostenere l’economia per tutto il tempo che sarà necessario affinché la ripresa sia completa”.
Powell parlerà poi mercoledì alla Commissione di servizi finanziari della Camera.
A pesare sul sentiment della borsa Usa è anche la decisione dei repubblicani del Senato di bloccare una proposta di legge dei democratici che avrebbe finanziato le spese del governo federale fino a dicembre, sospendendo inoltre fino a dicembre del 2022 il tetto sul debito.
Il Congresso deve riuscire ad approvare nuovi finanziamenti per il governo entro la giornata di venerdì e alzare il tetto sul debito, se vuole evitare un default Usa senza precedenti.
In premercato cedono i titoli delle Big Tech Facebook, Amazon, Apple, Netflix, Alphabet, Nvidia, AMD e Tesla.
Bene invece i titoli dei colossi energetici come Exxon, che beneficiano dell’impennata dei prezzi del petrolio, che ha visto il Brent superare quota $80 per la prima vota in tre anni e il WTI balzare oltre $76 al barile.