Wall Street debole: un anno fa i minimi da shock Covid. Da allora Nasdaq +0,93%, S&P e DJ +80%
Wall Street debole: il Dow Jones cede lo 0,10% circa a 32.701 punti, lo S&P arretra dello 0,14% a 3.935 punti, mentre il Nasdaq cede lo 0,41% a 13.323 punti circa. Sotto pressione soprattutto i titoli delle società che beneficerebbero in misura maggiore della riapertura delle economie e dunque della fine delle misure di lockdown lanciate ovunque in tutto il mondo per arginare i contagi del coronavirus.
Male i titoli delle società che gestiscono viaggi in crociere come Carnival e Norwegian Cruise. Sell anche sui titoli delle compagnie aeree American Airlines e United Airlines.
ViacomCBS, tra i titoli top dello S&P dai momenti più bui della pandemia, cede più del 4% dopo aver annunciato un’operazione di aumento di capitale per un valore di $3 miliardi. Il titolo è volato di oltre +700% dal marzo del 2020.
Ieri la sessione è stata positiva a Wall Street, con il Dow Jones che è salito di 103 punti (+0,32%) a 32.731,20 punti, e lo S&P 500 che ha messo a segno un rialzo dello 0,7%, a 3940,59 punti.
Tassi Treasuries in ribasso dopo la diffusione delle dichiarazioni che il presidente Jerome Powell proferirà nel corso della sua audizione al Congresso degli Stati Uniti, tra qualche ora.
Dagli estratti del discorso, emergono le seguenti dichiarazioni di Powell: “La ripresa (dell’economia Usa) è andata avanti più velocemente di quanto atteso in generale e appare rafforzarsi. Questo è dovuto in modo significativo agli interventi senza precedenti di politica fiscale e monetaria…che hanno fornito un sostegno essenziale alle famiglie, alle imprese e alle comunità”.
“Ma – avvertirà Powell – la ripresa (dalla crisi Covid-19) è lontana dall’essere completa. Di conseguenza, la Fed continuerà a fornire all’economia il sostegno di cui necessita per tutto il tempo necessario”.
Oggi interverrà al Congresso anche la segretaria al Tesoro Janet Yellen.
I tassi decennali Usa sono in calo all’1,629% circa, dopo essere schizzati la scorsa settimana all’1,75%; i tassi a 30 anni scendono al 2,344%, dopo essere balzati fin oltre il 2,5%, per la prima volta dal 2019, nelle sessioni precedenti.
Così Mark Haefele, chief investment officer presso UBS Global Wealth Management:
“Sebbene l’aumento dei rendimenti abbia creato volatilità, non riteniamo che deraglierà il rally dell’azionario. Riteniamo che il rialzo dei rendimenti rifletta l’ottimismo sulla crescita e le aspettative di una inflazione più alta”.
Occhio anche al commento di Ryan Detrick, chief market strategist di LPL Financial:
“Questo mercato toro ha iniziato alla grande, ma è importante ricordare che si tratta di un mercato giovane. Sebbene un aumento della volatilità sia normale in questa fase di forte mercato toro, crediamo che alcuni investitori possano voler considerare la strategia del Buy the Dip. Abbiamo molta fiducia nella distribuzione dei vaccini, negli stimoli fiscali e monetari e in una ripresa economica solida”.
Cade oggi l’anniversario del fondo toccato da Wall Street prima di una nuova fase di mercato toro: esattamente un anno fa, il 23 marzo del 2020, la borsa Usa testava i suoi minimi sulla scia dei timori per la pandemia del coronavirus.
Proprio quel giorno inaugurava l’inizio di una nuova fase rialzista: dai minimi intraday testati nella sessione di un anno fa, sia lo S&P 500 che il Dow Jones sono balzati infatti di fatto dell’80%, il Nasdaq Composite ha fatto +93%, mentre il Russell 2000 ha segnato un rally del 135%.
Il mese di marzo 2020 fece la storia: lo S&P 500 crollò su base mensile del 12,5%, riportando la sua 19esima peggiore performance su base mensile.
Focus oggi tra i titoli anche su AstraZeneca, dopo i dubbi sul suo vaccino, stavolta negli Stati Uniti.
Il consiglio di monitoraggio sulla sicurezza dei dati in Usa (Data Safety Monitoring Board-DSMB, gruppo indipendenti di esperti) ha “manifestato il timore che AstraZeneca possa avere incluso dati vecchi nei risultati delle sperimentazioni del suo vaccino Covid-19”. E’ quanto ha reso noto l’istituto nazionale Usa di Allergia e malattie infettive, (US National Institute of Allergy and Infectious Diseases-NIAID), guidato dall’immunologo e responsabile della consulenza medica alla Casa Bianca Anthony Fauci. Il titolo AstraZeneca cede più del 3,5%. Tra i titoli FAANG bene Amazon, mentre Apple e Facebook sono sotto pressione.