Wall Street debole, occhio a target price su S&P firmato JP Morgan. Caro energia, petrolio e gas naturale schizzano al rialzo
Wall Street rimane cauta, nonostante la pubblicazione dell’indice dei prezzi alle importazioni abbia dimostrato quanto emerso ieri con l’indice dei prezzi al consumo, ovvero che, nel mese di agosto, l’inflazione Usa non è salita al di là delle attese. L’indice dei prezzi alle importazioni è anzi sceso, segnando un ribasso dello 0,3%, meno del rialzo del +0,3% stimato. E’ la prima volta dall’ottobre del 2020 che i prezzi alle importazioni scendono. Escluso l’impatto dei prezzi del carburante, il dato ha segnato un ribasso dello 0,1%. Occhio tuttavia al rally dei prezzi del petrolio: il WTI balza del 2,7% a $72,35, mentre il Brent fa +2,45% a $75,40. I futures sul gas naturale continuano a puntare verso l’alto, con un rally del 6% a $5,565.
Il Dow Jones rimane sotto pressione, dopo aver ceduto ieri 300 punti circa, lasciando sul terreno lo 0,11% a 34.539 punti. Debole anche lo S&P 500, in ribasso dello 0,07% a 4.439, mentre il Nasdaq perde lo 0,16% a 15.017 punti.
Da segnalare che, nella giornata di ieri, il Dow Jones, lo S&P 500 e l’indice delle small cap Russell 2000 hanno perso terreno per la sesta delle ultime sette sessioni, mentre il Nasdaq ha ceduto per la quinta sessione consecutiva.
Il bilancio di settembre continua a confermarsi negativo: il Dow Jones è in calo di oltre il 2%, mentre lo S&P 500 ha perso l’1,8%.
Il giudizio degli analisti di JP Morgan rimane tuttavia improntato all’ottimismo:
“Nonostante le preoccupazioni circa il recente rallentamento del momentum dell’economia, rimaniamo fiduciosi nella forte crescita che si profila innanzi a noi e nel fatto che l’attività sia destinata a riaccelerare il passo”, ha scritto lo strategist di JP Morgan Dubravko Lakos-Bujas, in una nota pubblicata mercoledì riportata dalla Cnbc, continuando:
“Rimaniamo positivi sull’outlook azionario, e prevediamo che lo S&P raggiungerà quota 4.700 entro la fine di quest’anno e supererà la soglia di 5.000 punti l’anno prossimo, grazie agli utili migliori delle attese”.
Tra i titoli focus su Microsoft, in rialzo dopo che il colosso software ha annunciato un aumento dei dividendi e un piano di buyback azionario del valore di $60 miliardi.
Buy sui titoli energetici, che continuano a confermarsi tra le scommesse più popolari tra gli investitori, che scommettono su una solida ripresa economica, e su prezzi dell’energia più alti a causa dell’aumento della domanda. Bene le quotazioni del colosso petrolifero Exxon, a fronte dei futures Usa sul petrolio che sul Nymex superano la soglia di $71 al barile.
Apple non si scalda all’indomani dell’Apple Event, con cui il colosso di Cupertino ha presentato i nuovi modelli di iPhone e altri prodotti.
Si scalda invece parecchio il titolo GreenSky, dopo la notizia relativa alla decisione di Goldman Sachs di acquistare la società di fintech buy now pay later (compra ora, paga più tardi), per un valore di $2,24 miliardi. Il pagamento avverrà tutto in azioni. Il titolo GreenSky schizza di oltre il 52%. Goldman Sachs cede lo 0,50%. La mossa conferma l’intenzione del colosso bancario Usa di espandersi nel settore del credito al consumo.