Wall Street debole dopo ennesimo record Nasdaq. Focus su Twitter, Alibaba e Cisco
Futures Usa deboli, segnalano un avvio cauto per la borsa Usa. Focus sul Nasdaq, che riparte dal nuovo record di chiusura testato ieri, quando è balzato dell’1,2%, a 10.492,50 punti.
Pubblicato dal fronte macro il dato relativo alle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione.
Nella settimana terminata il 4 luglio, il numero dei lavoratori americani che hanno fatto richiesta per la prima volta per ricevere i sussidi di disoccupazione è stato pari a 1,31 milioni, meglio degli 1,39 milioni attesi dagli economisti interpellati da Dow Jones. Il totale è calato di 99.000 unità rispetto alla scorsa settimana.
Tuttavia, il numero di americani che continuano a percepire i sussidi sia statali che federali è salito, nella settimana terminata lo scorso 20 giugno, a un totale di 31,5 milioni.
I futures sul Dow Jones Industrial Average cedono lo 0,3% a 25.891; quelli sullo S&P 500 sono in calo di 4,15 punti a 3.159,25, mentre quelli sul Nasdaq-100 avanzano dello 0,3% a 10.696.
Tra i titoli occhio a Twitter, che ieri ha chiuso in rally di oltre +7% dopo aver pubblicato un post che ha alimentato i rumor sulla possibilità che la società di microblogging dia il via a una piattaforma di abbonamento. Il titolo sale anche in premercato, avanzando di oltre +1%.
“Stiamo costruendo una piattaforma di abbonamento, una che potrebbe essere riutilizzata da altri team in futuro. Questa la prima volta per Twitter! Gryphon è un team di ingegneri del web che collaborano a stretto contatto con il team Payments e il team Twitter”, si legge nel post originale di Twitter. Post originale, in quanto Twitter ha successivamente modificato lievemente il post, eliminando qualsiasi riferimento a un eventuale abbonamenti o team interni.
Tra i titoli sotto i riflettori c’è anche Alibaba, dopo la decisione degli analisti di Needham di avviare la copertura sul titolo del gigante cinese dell’e-commerce con un rating “buy” e un target price a $275 per azione. L’obiettivo sul prezzo implica un margine di rialzo a 12 mesi, per il titolo, pari a +6,7%.
Protagonista anche Cisco Systems, dopo che Morgan Stanley ha rivisto al rialzo il rating da “equal weight” a “overweight”, alzando anche il target price a 12 mesi a $54 per azione.
A fare da contraltare ci sono tuttavia sempre le preoccupazioni per il boom di nuovi contagi negli Stati Uniti e nel mondo. Dai dati della Johns Hopkins University è emerso che il numero di infezioni negli Usa ha superato la soglia di 3 milioni di unità.
A livello globale, sempre la Johns Hopkins University ha rivelato che più di 11,88 milioni di persone sono state colpite dal COVID-19, a fronte di almeno 545.398 decessi.
Ma il presidente americano Donald Trump continua a fare orecchie da mercante, tanto da aver detto nelle ultime ore che gli Stati Uniti stanno bene (good place) e che saranno in ottima forma nelle prossime settimane. Peccato che il responsabile della task force contro il coronavirus, l’immunologo Anthony Fauci, la pensi in modo completamente diverso.
Nelle ultime ore Fauci ha avvertito che il balzo delle infezioni nel paese è diventato “un problema grave”, avvertendo che quel falso senso di tranquillità che molti segnalano a causa del calo del tasso di mortalità rischia di raccontare una storia diversa dalla realtà.
Fauci ha anche sottolineato che la pandemia globale è “ancora all’inizio” e che il virus “è sempre più forte”.