Wall Street: dai nuovi lockdown europei schiaffo a titoli reopening. Nasdaq a nuovo record intraday, petrolio -2%
La pandemia Covid-19 torna a essere grande protagonista dei mercati, condizionando anche Wall Street. Il Dow Jones soffre il calo dei titoli legati al reopening dell’economia e scende dello 0,67% a 35.629 punti. Lo S&P 500 è piatto e oscilla attorno a 4.702.
I titoli hi-tech danno tuttavia prova di grande solidità: sul Nasdaq spicca in particolare il rally di Intuit, che vola di oltre l’11% dopo aver diffuso una trimestrale migliore delle attese: il gruppo ha anche rivisto al rialzo la guidance sul fatturato dell’intero anno. Il listino dei titoli hi-tech mette a segno un balzo che lo porta a testare un nuovo record intraday oltre i 16.060 punti, in crescita dello 0,45%.
Occhio anche ad Amazon, +0,90%, che si è confermata scelta top di Goldman Sachs nel settore Internet made in Usa. Dopo aver sottoperformato nel corso di quest’anno rispetto alle sue rivali Big Tech, secondo gli strategist del colosso bancario americano il titolo del colosso dell’e-commerce tornerà a marciare spedito nel 2022, grazie alla ripresa di alcuni mercati, come quelli dell’e-commerce, del cloud computing e della pubblicità.
Il gigante fondato da Jeff Bezos è stato protagonista delle notizie di finanza nel corso della settimana che si sta avviando a conclusione con la decisione di non accettare più le le carte di credito emesse nel Regno Unito. l caso è tornato alla ribalta nelle ultime ore visto che, secondo altre nuove indiscrezioni, Amazon starebbe decidendo di sostituire Visa con altri partner potenziali anche negli Stati Uniti. Il titolo Visa cede lo 0,80%.
Tornando all’effetto pandemia sui mercati, l’azionario europeo ha subito accelerato al ribasso dopo l’annuncio dell’Austria, che ha reso noto che rilancerà un lockdown in tutta la nazione per contenere di nuovo i contagi provocati dal virus. Nella giornata di ieri, la Germania ha annunciato la reintroduzione di ulteriori misure di restrizione a carico dei non vaccinati, dopo il boom di casi giornalieri al nuovo record di sempre, scatenato dalla quarta ondata della pandemia che ha travolto l’Europa intera.
In evidenza i titoli delle compagnie aeree, che pagano la notizia delle nuove restrizioni da Covid-19: le vendite si abbattono su United Airlines, che arretra fino a -4%, mentre Delta cede il 3% circa e American Airlines perde il 2%.
In ribasso anche i titoli delle agenzie di viaggi come Expedia -2,5% e Booking Holdings -3%, mentre Airbnb segna uno scivolone superiore a -5%. In calo del 3% i titoli delle compagnie che gestiscono viaggi in crociera.
Male anche i titoli oil. I lockdown fanno temere un nuovo calo della domanda di energia, mettendo sotto pressione, in primis, i prezzi del petrolio: il contratto WTI cede il 2,4% circa a $77,14 al barile, mentre il Brent fa -2,24% a $79,37.
Wall Street contrastata anche in termini di performance su base settimanale: l’indice delle blue chip Dow Jones ha perso questa settimana lo 0,6%, scendendo per la seconda settimana consecutiva. Lo S&P 500 è orientato a chiudere la settimana in lieve rialzo – +0,5% su base settimanale -, così come il Nasdaq, salito dello 0,8%. In particolare lo S&P 500 si avvia alla sesta settimana positiva in sette, e oscilla a un valore inferiore dello 0,3% circa dal suo record assoluto.
Più del 90% delle società quotate sullo S&P 500 ha riportato i bilanci del terzo trimestre dell’anno: di queste, più dell’80% ha battuto le attese degli analisti sul fronte degli utili.
Sul forex, l’euro ha bucato la soglia di $1,13 nei confronti del dollaro, ora riconquistata, con le perdite che si riducono a mezzo punto percentuale. La moneta unica era capitolata fino al minimo degli ultimi 16 mesi, a $1,1263.
Nel corso di questa settimana l’euro ha perso lo 0,6%, a fronte del rialzo del +0,5% nello stesso arco temporale del Dollar Index, volato al record degli ultimi 16 mesi, attorno a 95,530.
Oggi la moneta unica ha scontato le dichiarazioni di Christine Lagarde, numero uno della Bce, che ha parlato in occasione dell’evento del Congresso europeo sulle banche di Francoforte.
“E’ molto improbabile che le condizioni per alzare i tassi vengano soddisfatte l’anno prossimo – ha detto Lagarde – La Bce non deve affrettarsi a lanciare una stretta prematura” di politica monetaria.
Negli Usa, intanto, i tassi sui Treasuries con scadenza decennale scendono all’1,529%, scontando i nuovi timori legati al rallentamento dell’economia con nuove misure di lockdown anti-Covid.
Tra i titoli attivi a Wall Street, focus su Applied Materials, il più grande produttore di macchinari utilizzati per la produzione di semiconduttori, che ha confermato con la pubblicazione della sua trimestrale e della sua guidance di essere rimasta vittima della crisi globale dei chip.
La società americana ha diramato un outlook, per il quarto trimestre dell’anno – suo primo trimestre fiscale che si conclude a gennaio – inferiore alle stime del consensus. Per il trimestre il gruppo prevede ora un fatturato di $6,16 miliardi, meno dei $6,45 miliardi in media attesi, e un eps compreso tra $1,78 e $1,92 escludendo alcune voci straordinarie di bilancio, rispetto alle previsioni degli analisti intervistati da Bloomberg, pari in media a $1,97.
La pubblicazione dell’outlook ha scatenato le vendite sul titolo, capitolato fino a -8,8% nelle contrattazioni afterhours di Wall Street. Da segnalare che le quotazioni di Applied Materials hanno guadagnato l’84% dall’inizio dell’anno. Alle 16,05 ora italiana, il titolo scende a Wall Street del 3,5%.