Wall Street contrastata: focus su UPS, At&t e Exxon Mobil. Nasdaq giù dopo capitombolo -9% di gennaio
Wall Street contrastata dopo il pessimo mese di gennaio, che ha visto gli indici S&P 500 e il Nasdaq Composite soffrire i mesi peggiori dal periodo più buio della pandemia Covid-19, dal marzo del 2020, con cali rispettivamente pari a -5,3% e -8,9%.
Il sentiment negativo si spiega con i timori di una crescita fuori controllo dell’inflazione e con i toni innegabilmente più hawkish della Fed. In quella che è la prima seduta di febbraio, il Dow Jones segna un rialzo dello 0,08%, lo S&P 500, mentre il Nasdaq sottoperforma il mercato, perdendo lo 0,64%.
I tassi sui Treasuries a 10 anni rimbalzano all’1,813%.
Nelle ultime sessioni alcuni investitori hanno optato per il Buy The Dip, permettendo allo S&P 500, che la scorsa settimana era scivolato in fase di correzione seguendo il Nasdaq, di recuperare il 2,4% nelle ultime cinque sessioni e di schivare il triste traguardo. Il Nasdaq rimane invece in fase di correzione, in calo del 12% circa dai massimi testati lo scorso novembre.
Diversi strategist fanno tuttavia notare che fasi di correzioni sono normali durante il mercato toro. In particolare gli strategist di Goldman Sachs hanno ricordato agli investitori che, a partire dal 1950, ci sono state 33 correzioni dello S&P 500 pari o oltre il 10%.
“Gli ultimi ribassi rappresentano una normale correzione di mercato che non indica una recessione o la fine di questo mercato toro – ha spiegato Chris Haverland, strategist dellaa divisione dell’azionario globale presso Wells Fargo – Noi continuiamo a credere che la crescita dell’economia e gli utili societari saranno solidi quest’anno, e che la Fed non sarà eccessivamente aggressiva nel ritirare gli stimoli di politica monetaria”.
Finora, delle 172 società dello S&P 500 che hanno riportato le trimestrali, il 78,5% ha battuto le stime degli analisti, secondo i dati di Refinitiv.
Attesa oggi per i risultati di bilancio di Alphabet, General Motors, Starbucks, AMD e PayPal, che saranno diffusi dopo la fine della giornata di contrattazioni.
UPS in rally di oltre il 13% a Wall Street, dopo che il colosso americano delle spedizioni ha annunciato una trimestrale che ha battuto le stime del consensus, comunicando tra l’altro un aumento dei dividendi del 49%, a $1,52 per azione. L’eps su base adjusted di Ups si è attestato nel quarto trimestre del 2021 a $3,59, meglio dei $3,10 attesi dagli analisti. UPS ha assistito inoltre a un balzo del fatturato pari a +11,5% a $27,77 miliardi.
Reso noto anche il bilancio del gigante petrolifero ExxonMobil, che ha riportato il suo miglior risultato trimestrale in sette anni, grazie all’impennata dei prezzi dell’energia. Il titolo balza del 3,5% circa. Nel quarto trimestre del 2021, il gruppo americano ha registrato un utile di 8,87 miliardi di dollari (rispetto alla perdita di 20,07 miliardi del corrispondente periodo del 2020), ossia un utile di 2,08 dollari per azione, battendo le previsioni degli analisti ferme a 1,94 dollari.
Protagonista tra i titoli anche il colosso delle tlc AT&T, che ha annunciato che procederà allo spin off di di WarnerMedia nell’ambito dell’operazione di fusione, annunciata l’anno scorso, del valore di $43 miliardi, tra la sua divisione di media e la società Discovery. Il titolo At&t cede a Wall Street quasi il 5%.
La transazione darà vita a un nuovo colosso, già battezzato Warner Bros. Discovery.
In base ai termini dell’accordo, gli azionisti di At&t deterranno il 71% della nuova società che nascerà dalla fusione, ovvero di Warner Bros. Discovery, ricevendo 0,24 azioni di Warner Bros. Discovery per ogni azione AT&T che detengono.
Oltre allo spin off, At&t ha annunciato di aver tagliato i dividendi di quasi la metà, a $1,11 per azione, rispetto ai $2,08 per azione precedenti.