Wall Street cauta. Tassi Treasuries in rialzo all’1,65%, petrolio su nonostante Biden
Wall Street cauta, all’indomani delle vendite che si sono abbattute soprattutto contro i titoli tecnologici, sulla scia della decisione di Joe Biden, presidente americano, di riconfermare alla guida della Fed l’attuale numero uno Jerome Powell.
Tra i titoli, sell off scatenati su Zoom, che crolla del 10% circa dopo che la società di video-chat ha avvertito i mercati in merito al rischio di un rallentamento del fatturato.
Alle 15.45 circa ora italiana, il Dow Jones sale dello 0,13% a 35.665 punti; lo S&P 500 avanza di appena +0,08% a 4.686; il Nasdaq è anch’esso ingessato, con una variazione pari a -0,05% a 15.846.
Le aspettative di una Federal Reserve che continuerà ad andare per la sua strada, tornando prima o poi a normalizzare i tassi, dunque ad alzarli, una volta completato il piano di tapering di acquisti di bond, hanno portato i tassi sui Treasuries a 10 anni a balzare all’1,65 circa%.
Un nuovo annuncio dalla Casa Bianca, relativo al mercato del petrolio, è arrivato nella giornata di oggi, stavolta sul petrolio.
Insieme ad altri paesi come Cina, Giappone, Corea del Sud, India e Regno Unito, gli Stati Uniti faranno ricorso alle riserve strategiche nazionali di petrolio, con l’obiettivo di far scendere i prezzi energetici.
In totale, gli Usa rilasceranno sul mercato 50 milioni di barili di riserve strategiche di petrolio. La quantità è stata considerata tuttavia decisamente trascurabile, motivo per cui i prezzi del petrolio, invece di scendere, salgono. Il contratto WTI avanza dell’1,3% a $77,80 al barile, mentre il Brent fa +1,6% circa a $80,96 al barile.
Per Wall Street, si profila una settimana caratterizzata da bassi volumi di scambio: giovedì 25 novembre la borsa Usa sarà chiusa, in occasione della festività del Thanksgiving, per poi riaprire venerdì 26 novembre e chiudere alle 19 ora italiana.
Ieri a Wall Street il Nasdaq Composite è sceso dell’1,26% a 15.854,76; il Dow Jones Industrial Average è salito di 17,27 punti a 35.619,25 mentre lo S&P 500 ha segnato un calo dello 0,32% a 4.682,94.