Wall Street cauta: Netflix e United Airlines giù dopo bilancio, attesa per utili IBM e Tesla
Wall Street cauta, nel vivo della stagione degli utili trimestrali degli Stati Uniti. Il Dow Jones sale di 90 punti circa (+0,25%), a 35.547,10 punti; lo S&P 500 avanza dello 0,25% a 4.530 punti, mentre il Nasdaq è debole con una variazione pari a +0,07% a 15.137 punti.
Sotto i riflettori i risultati di bilancio di Netflix che, dopo la fine della sessione della vigilia, ha reso noto di aver concluso il terzo trimestre del 2021 con un utile di 1,44 miliardi di dollari, pari a un eps pari a $3,19, decisamente meglio rispetto ai $2,56 attesi dal consensus.
Il fatturato è ammontato a $7,48 miliardi, in linea con le attese, in crescita del 16,3% su base annua, sostenuto dalla crescita degli abbonamenti e anche dai prezzi più alti imposti dal colosso.
In concomitanza con la pubblicazione dei risultati di bilancio, il gigante americano ha reso noto che, nel terzo trimestre, i suoi abbonati di tutto il mondo sono cresciuti di 4,4 milioni, ben al di sopra dei +3,84 milioni previsti.
Il gruppo ha comunicato, anche, di prevedere una crescita dei nuovi abbonati praticamente doppia, pari a + 8,5 milioni di unità: si tratta di una delle previsioni più ottimistiche sfornate nella storia di Netflix, che stima anche, per l’ultimo trimestre dell’anno, di generare $365 milioni di utili su un fatturato di $7,7 miliardi.
Notizie tutte molto positive – anche se nel bilancio non mancano le note stonate – a fronte di un titolo che tuttavia perde terreno.
La flessione si spiega anche con il downgrade sul titolo da parte di Deutsche Bank, che ha spiegato che è difficile giustificare le valutazioni di Netflix in una situazione in cui, comunque, la crescita del fatturato è destinata a rallentare nel 2022. Gli analisti del colosso bancario tedesco hanno anche riferito che la forte crescita degli abbonamenti è stata già scontata dal titolo.
Altro titolo osservato speciale è United Airlines, dopo che la compagnia aerea americana ha reso noto un bilancio, nel terzo trimestre, migliore delle attese degli analisti, grazie alla ripresa dei viaggi e del turismo. Il titolo è sotto pressione dopo aver guadagnato fino a +2% in premercato.
Avanza di oltre +2% Ford, dopo che Credit Suisse ha rivisto al rialzo il rating grazie alla presenza più attiva del colosso dell’auto nel settore delle auto elettriche (EV), prevedendo un rally del 30% del titolo. Bene anche Verizon e Biogen dopo la pubblicazione delle trimestrali: in particolare Biogen ha battuto le stime sugli utili e sul fatturato, migliorando anche la guidance relativa all’intero anno.
Attesa a questo punto per i risultati di bilancio che saranno diramati dopo la fine della sessione odierna da società, come IBM e Tesla. Saranno in tutto più di 70 le società quotate sullo S&P 500 a riportare i loro bilanci nel corso di questa settimana.
Ieri il Dow Jones ha concluso la sessione in rialzo di quasi 200 punti, o dello 0,56%, riportando la terza sessione positiva negli ultimi quattro giorni. Lo S&P 500 è salito dello 0,74%, mentre il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,71%. Entrambi gli indici sono saliti per la quinta sessione consecutiva, riportando la fase rialzista più lunga dalla fine di agosto.
Focus sui tassi sui Treasuries Usa a scadenza decennale, che oggi sono saliti fino all’1,67%, al record dalla metà di maggio, in forte recupero dall’1,51% della settimana scorsa.
Al momento, i rendimenti decennali rimangono in rialzo, ma riducono i guadagni, salendo all’1,635%. I tassi dei Treasuries a 30 anni sono saliti fino al 2,096%.