Wall Street, S&P e Nasdaq ritracciano dai record: Tesla -3,8%, UPS +11%. Attesa per Alphabet e Microsoft: il commento sui titoli
Wall Street debole, dopo i nuovi record testati nella sessione della vigilia dallo S&P 500 e il Nasdaq Composite. Il Dow Jones scende dello 0,14% a 33.936 punti circa; lo S&P 500 arretra dello 0,16% a 4.181 punti, mentre il Nasdaq arretra dello 0,36% a 14.089 punti circa.
Oggi inizia ufficialmente la riunione di due giorni del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, che si concluderà domani, con l’annuncio sui tassi e sugli strumenti di politica monetaria varati soprattutto per contrastare la crisi Covid-19.
L’attenzione non è rivolta solo alla Fed: questa è la settimana delle trimestrali Usa, tra le più cruciali.
La settimana vedrà protagoniste soprattutto le Big Tech. Ha iniziato Tesla, che ha diffuso i risultati di bilancio nella giornata di ieri.
Oggi, dopo la fine della giornata di contrattazioni a Wall Street, toccherà ad Alphabet (la holding a cui fa capo Google), Microsoft e AMD. Alphabet e Microsoft eritracciano, mentre AMD sale dello 0,80% circa.
“Gli utili di Alphabet e Microsoft sono sotto stretta osservazione – ha scritto in una nota Ipek Ozkardeskaya, Senior Analyst di Swissquote – Sia i prezzi delle azioni di Alphabet che quelli di Microsoft ieri hanno raggiunto un livello record. Le aspettative di guadagno sono forti grazie al business cloud, in rapida crescita e molto redditizio per entrambe le società. Eventuali mancati guadagni potrebbero generare prese di profitto, senza tuttavia danneggiare il solido trend positivo dei prezzi delle azioni di Alphabet e Microsoft”.
“La più grande minaccia alla tendenza positiva dei titoli tecnologici – continua l’analista – è il reflation trade, che aumenterebbe la domanda di titoli ciclici e sposterebbe il capitale dai titoli tecnologici verso le Value stocks. Ma sembra che la migrazione dalla crescita al valore stia avvenendo senza troppi danni per i titoli tecnologici per ora, e alcuni servizi digitali, incluso il business cloud, difficilmente saranno influenzati dal tema della reflazione poiché, comunque vada, la fine della pandemia non invertirà la migrazione del nostro archivio dati nei cloud”.
A proposito di reflation trade, alla vigilia dell’annuncio della Fed, i tassi sui Treasuries decennali Usa salgono all’1,59% circa, comunque ancora ben lontani dall’1,77% che avevano toccato alla fine di marzo.
Ritornando alla stagione degli utili societari, Tesla, il colosso delle auto elettriche fondato e gestito da Elon Musk, ha riportato nel primo trimestre dell’anno un eps di 93 centesimi per azione, meglio delle stime degli analisti, pari a 80 centesimi per azione, in media.
Vale la pena sottolineare come l’eps sia volato di ben il 304% rispetto al primo trimestre del 2020, a fronte del balzo del 208% atteso dal consensus.
Se gli utili sono cresciuti, è stato anche perchè il gruppo ha venduto il 10% della sua partecipazione accumulata in Bitcoin, generando così un profitto di $101 milioni.
Tanto che, come ha fatto notare Dan Levy, analista di Credit Suisse, considerati insieme, i profitti legati alla vendita del Bitcoin e dei crediti green più i benefici fiscali percepiti hanno contribuito per 25 centesimi sull’utile adjusted di 93 centesimi per azione.
Complessivamente, il fatturato è salito del 74% su base annua a $10,39 miliardi, rispetto ai $10,42 miliardi attesi dal consensus degli analisti di Bloomberg. Riguardo all’outlook per quest’anno, la società qualcosa ha detto, rendendo nota la decisione di puntare a far crescere la propria capacità manifatturiera il più velocemente possibile:
“In un orizzonte pluriennale, prevediamo di raggiungere una crescita annua media del 50% delle consegne dei veicoli. In alcuni anni potremmo crescere più velocemente, come nel 2021”.
Tuttavia, il mercato sperava di ricevere un outlook sul 2021 un po’ più preciso, da una società tra l’altro che ha visto il proprio titolo volare del 700% nel 2020. Il titolo Tesla scende così del 3,8% circa.
Il mercato accoglie invece positivamente notizie che riguardano altri titoli: boom di buy per Ups, dopo che il corriere internazionale Usa ha reso noto di aver concluso i primi tre mesi del 2021 con un fatturato consolidato di $22,9 miliardi, in rialzo del 27% su base annua, e con utili operativi consolidati pari a $2,8 miliardi, in crescita del 158% su base annua, e del 164% su base adjusted. L’utile per azione diluito è stato pari a $5,47, +393% rispetto allo stesso periodo del 2020 e del 141% su base adjusted. Escluse le voci di bilancio straordinarie, gli utili di Ups sono stati pari a $2,77 per azione, meglio degli $1,67 stimati. Il titolo Ups balza dell’11% circa.
In rally del 5,8% GameStop, dopo che la società retail di video game ha annunciato di aver collocato sul mercato 3,5 milioni di azioni aggiuntive, reperendo $551 milioni, somma che sarà utilizzata per finanziare la sua trasformazione in un gruppo di e-commerce.