Wall Street: Nasdaq perde oltre -1%, tassi Treasuries a massimi ultimi mesi. Attesa per discorso Powell a Senato Usa e forum Bce
Inizio di settimana negativo per i titoli tecnologici Usa, che tornano a scontare l’aumento dei rendimenti dei Treasuries. In ribasso Alphabet, Apple e Nvidia. Salgono invece i titoli delle società legate al reopening, come Citigroup, Carnival, United Airlines. Molto bene anche il settore energetico, in cui spiccano i guadagni di Exxon Mobil e Occidental Petroleum, sulla scia del rally dei prezzi del petrolio, che vede il WTI salire verso quota $76 e il Brent a un passo dagli $80 al barile. I contratti guadagnano l’1,8% circa.
Alle 15.40 ora italiana, il Dow Jones avanza dello 0,37% a 34.926 punti; lo S&P 500 cede lo 0,40%, il Nasdaq arretra di oltre l’1,20%.
“Credo che la grande storia di cui non si è parlato la scorsa settimana sia rappresentata dal movimento dei rendimenti, che è stato piuttosto uniforme sui mercati”. E’ quanto ha detto il responsabile economista di Allianz Mohammed El-Erian, intervenendo alla trasmissione “Squawk Box” della Cnbc.
El-Erian si è riferito alla ripresa dei tassi dei Treasuries Usa, che prosegue anche oggi. I tassi trentennali, in particolare, hanno riagguantato e superato la soglia del 2%. I tassi sui Treasuries a 10 anni, che avevano superato la soglia dell’1,4% la scorsa settimana, hanno sfondato oggi anche l’1,5%.
Dal fronte macro pubblicato il dato relativo agli ordini dei beni durevoli degli Stati Uniti che, nel mese di agosto, sono balzati dell’1,8%, rispetto al +0,5% di luglio (dato rivisto al rialzo dal -0,1% inizialmente comunicato). Il dato è stato decisamente migliore delle attese, visto che gli analisti avevano previsto un incremento dello 0,7%. Esclusa la componente dei trasporti, il dato ha messo a segno un rialzo dello 0,2%, peggio del +0,5% stimato, e dopo il +0,8% di luglio. Gli ordini dei beni capitali esclusi il settore aereo e difesa sono aumentati dello 0,5%, meglio rispetto al +0,4% stimato e in miglioramento rispetto al precedente aumento dello 0,1%.
Il mese di settembre per l’azionario Usa rimane in rosso: lo S&P 500 ha perso l’1,5%, riportando il suo primo mese negativo da gennaio; l’indice è in calo del 2% circa dal record del 2 settembre scorso; il Dow Jones ha perso l’1,6%, il Nasdaq ha fatto -1,4%.
Gli investitori stanno prestando attenzione ai tentativi del Congresso Usa di evitare uno shutdown del governo, un default sul debito Usa e anche il possibile collasso dell’agenda economica del presidente americano Joe Biden.
La Speaker democratica della Camera Nancy Pelosi ha riferito nella giornata di ieri di aspettarsi che il piano per le infrastrutture del valore di $1 trilione venga approvato nel corso di questa settimana, ma ha anche avvertito che la votazione potrebbe slittare rispetto alla giornata di oggi.
Il Congresso americano deve approvare inoltre una nuova legge di bilancio entro la fine di settembre per evitare lo shutdown e deve anche trovare un accordo per aumentare o sospendere il tetto sul debito, per scongiurare quello che sarebbe il default Usa sul suo debito per la prima volta.
L’alert default era stato lanciato dal segretario al Tesoro Usa, Janet Yellen che, all’anizio del mese e da mesi ha invitato il Congresso ad aumentare il tetto sul debito.
“Una volta esaurite tutte le misure disponibili e la liquidità disponibile, gli Stati Uniti non riuscirebbero a onorare i propri obblighi per la prima volta nella nostra storia”, aveva detto Yellen, avvertendo che, “sulla base delle nostre informazioni più recenti, l’esito più probabile sarebbe che il denaro e le misure straordinarie si esaurirebbero nel mese di ottobre”.
Nel discorso proferito poco fa, il presidente della Fed di New York John Williams ha detto che “l’economia Usa è vicina a centrare lo standard di ‘ulteriori progressi significativi’ che abbiamo lanciato lo scorso dicembre come target per iniziare ad avviare il tapering dei nostri acquisti di asset”.
Attesa per il discorso di Jerome Powell, numero uno della Federal Reserve, che parlerà domani in audizione al Senato e poi mercoledì in occasione del Forum delle banche centrali organizzato dalla Bce.