News Notizie Indici e quotazioni Wall Streeet: Dow Jones -350 punti dopo delusione vaccino J&J. La Sec vuole vederci chiaro, GameStop e AMC fanno dietrofront

Wall Streeet: Dow Jones -350 punti dopo delusione vaccino J&J. La Sec vuole vederci chiaro, GameStop e AMC fanno dietrofront

29 Gennaio 2021 15:41

Wall Street sotto pressione: il Dow Jones cede 350 punti circa (-1,13%), a 30.256 punti circa; lo S&P 500 arretra dello 0,94% a 3.751 punti circa, mentre il Nasdaq fa -0,65% a 13.244 punti.

Permane l’ansia per le speculazioni lanciate questa settimana da diversi investitori retail, che hanno lanciato una storica offensiva contro il mondo degli hedge fund, alimentando un boom di short squeeze su titoli su cui diversi fondi avevano aperto posizioni short.

Le perdite sofferte da questi hedge fund, incluso Melvin Capital, hanno scatenato sui mercati il timore di una crisi di liquidità che potesse costringere i fondi stessi a tagliare l’esposizione verso la borsa Usa. La valanga di buy è partita soprattutto dai retail trader di #wallstreetbets, sezione del forum online Reddit.

Ieri GameStop ha fatto dietrofront, scontando la decisione dell’APP Robinhood e di InterActive Brokers di imporre restrizioni sul trading del titolo e di altri simili, come AMC Entertainment e Koss.

La febbre è tornata tuttavia ad accendersi nelle ultime ore, prendendo di mira anche il mondo delle criptovalute, in particolare il Bitcoin e il Dogecoin. Nelle contrattazioni del premercato GameStop è balzata di oltre il 100% per poi ridurre tuttavia notevolmente i guadagni e virare in rosso, in perdita di oltre -10%, dopo che la Sec ha annunciato l’intenzione di focalizzarsi su quei fattori che hanno scatenato i rally del titolo, così come anche di AMC Entertainment. L’obiettivo, ha sottolineato l’autorità di Borsa Usa, “è di proteggere gli investitori retail”. Anche AMC scivola in territorio negativo, perdendo oltre -33%.

Sul fronte delle criptovalute i prezzi del Dogecoin, nell’arco delle ultime 24 ore, sono volati di oltre +800%, sulla scia dell’entusiasmo arrivato anche in questo caso, così come nel caso di GameStop, dal forum online di Reddit, in particolare dalla comunità #SatoshiStreetBets. Sul balzo di Dodgecoin ci ha messo lo zampino Elon Musk, fondatore di Tesla, che ha postato su Twitter l’immagine di copertina di un magazine parodia di Vogue, “Dogue”.

Il Dogecoin è schizzato di oltre +800% in 24 ore a $0,070755 alle 12.01 pm di Singapore. Si è riaccesa nelle ultime ore anche la febbre per il Bitcoin, tornato a superare quota $37.000, al record degli ultimi 10 giorni e in rialzo di oltre il 15%, dopo che sempre Elon Musk ha apportato una modifica alla sua biografia di Twitter, scrivendo semplicemente #Bitcoin.

Di conseguenza, anche se per un arco di tempo limitato, la piattaforma di scambio numero uno al mondo di monete digitali, Binance, è stata costretta a sospendere i prelievi, “al fine di gestire le richieste provenienti da nuovi utenti”. La sospensione è stata ritirata poco dopo.

Restrizioni sul trading dell criptovalute sono state imposte anche dall’APP Robinhood, che ha parlato di “di condizioni straordinarie di mercato”.

La borsa Usa ha accelerato al ribasso dopo l’annuncio di Johnson&Johnson, che ha reso noto che il proprio vaccino contro il coronavirus ha dimostrato una efficacia pari al 66% nella protezione contro il Covid-19. In particolare, ha detto la società americana, il vaccino ha mostrato una efficacia del 72% negli Stati Uniti, del 66% in America Latina e del 57% in Sud Africa.

Il titolo Johnson & Johnson è arrivato a perdere fin oltre il 5% dopo l’annuncio. Detto questo, se la Food and Drug Administration Usa autorizzerà l’utilizzo del vaccino, saranno tre i vaccini messi a disposizione dagli Stati Uniti, visto che l’ok è stato già dato ai vaccini di Pfizer e Moderna. Certo non aiuta il fatto che il vaccino della Johnson&Johnson perderebbe di efficacia nella prevenzione delle varianti del coronavirus.

La pandemia continua intanto a fare danni all’economia globale. Dal fronte macroeconomico Usa, è stato reso noto il dato che misura le spese per consumi negli Stati Uniti.

L’indicatore è sceso a dicembre per il secondo mese consecutivo, arretrando dello 0,2%, dopo il calo dello 0,7% di novembre. Il dato, riportato dal dipartimento del Commercio Usa, conferma come l’economia americana faccia ancora fatica ad affrontare l’impatto della pandemia del coronavirus. Presso i negozi retail, le vendite sono scese per il terzo mese consecutivo.

Dal rapporto è emerso anche che i redditi personali sono saliti dello 0,6%, dopo due mesi consecutivi di flessione. Più che spendere, i cittadini americani si sono confermati in ogni caso ancora cauti, optando piuttosto per il risparmio.

Wall Street si appresta a concludere una settimana vissuta all’insegna di una forte volatilità. Basti pensare che, nella sessione di mercoledì, il Dow Jones ha sofferto un tonfo superiore ai 600 punti, riportando così come anche lo S&P 500 la sessione peggiore dallo scorso ottobre.

L’indice delle blue chip è poi rimbalzato di 300 punti nella sessione di ieri.

Tutti e tre gli indici azionari hanno perso l’1% circa su base settimanale. Wall Street ha assistito anche a un boom di volumi scambiati come non accadeva da anni.

Soltanto nella seduta di mercoledì, i volumi totali hanno superato la soglia di 23,7 miliardi di pezzi scambiati, superando il record dei volumi di trading del 2008, anno della crisi finanziaria globale.

Anche giovedì i volumi sono stati molto alti, superiori a 19 miliardi di azioni passate di mano.